Vendevano piscine su web, ma dopo acconto sparivano, due calabresi denunciati

(ANSA) – LORO CIUFFENNA (AREZZO), 08 AGO – Sembravano vendere
piscine – articolo che si addice all’estate – su Internet, ma in
realtà una volta intascato l’acconto sparivano. Con questo
sistema avevano già messo a segno 28 truffe fino a che, alla
29/esima, il giochino è finito grazie a un cittadino di Loro
Ciuffenna (Arezzo) che ha fatto una segnalazione ai carabinieri.
Nei guai due operai, pregiudicati italiani, che sono stati
denunciati per truffa continuata in concorso al termine
dell’attività investigativa e di ricostruzione dell’accaduto. I
due truffatori avevano agito indisturbati in giro per la
penisola fin dall’inizio del 2020 mettendo in piedi una truffa
con la quale ponevano in vendita in tutta Italia una piscina. Ma
poi scomparivano nel nulla dopo aver ottenuto l’accredito
dell’acconto. I carabinieri di Loro Ciuffenna hanno provveduto a
compiere alcuni accertamenti sui pagamenti elettronici dai quali
è emersa la ripetitività della tecnica utilizzata. La vittima
veniva agganciata su internet e dopo essersi messi d’accordo sui
lavori e sulla tipologia di piscina, veniva chiesto al cliente
di versare su di una carta prepagata, intestata ad uno dei due,
la somma di 380 euro a titolo di acconto per l’acquisto del
manufatto. Poi dei venditori più nessuna traccia. I carabinieri
sono risaliti fino ai due, che sono residenti in Calabria, e li
hanno denunciati. (ANSA).

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