(ANSA) – ROMA, 19 APR – Sono state meno di una su mille le
reazioni avverse segnalate dopo un vaccino anti-Covid, secondo i
dati riferiti da Aifa nell’ultimo report. Le reazioni segnalate
sono state infatti 134.361 su un totale di 135.849.988 dosi
somministrate, pari allo 0,098%. I vaccini quindi continuano a
dimostrarsi sicuri e anche fra i bambini le segnalazioni hanno
riguardato solo lo 0,3%.
In attesa di capire poi se nei prossimi giorni si vedranno gli
effetti degli incontri e della convivialità per le festività
pasquali su una temuta ripresa dei contagi, i dati di oggi
segnano un lieve aumento (non completamente attendibile per
effetto della giornata festiva) e un ritorno sopra quota 100
delle vittime: ben 127 rispetto alle 79 di lunedì.
Stabili invece i tassi di occupazione dei posti letto in
ospedale, riferisce l’Agenas, fatta eccezione di 10 regioni che
registrano un segno più per le aree non critiche.
E mentre la campagna vaccinale riprende con la quarta dose, il
report Aifa riferisce dati rassicuranti sulla seconda e la terza
dose che hanno dimostrato di provocane un numero ancora più
basso di reazione indesiderate. Per quello che riguarda invece
il secondo richiamo (cioè la quarta dose) al momento non ci
sono dati sufficienti.
Ventisette casi (3,6%) su 748 decessi infine sono stati
valutati come correlabili ai vaccini anti Covid, cioè circa 0,2
casi ogni milioni di dosi somministrate, 22 sono già descritti
nei rapporti precedenti e che le 5 segnalazioni rimanenti si
riferiscono a 2 casi di trombosi trombocitopenica a seguito di
vaccinazione con vaccino a vettore adenovirale in 2 pazienti per
i quali si sono ora resi disponibili i documenti per l’esame. In
3 casi poi i pazienti sono morti per complicanze legate al
COVID-19 dopo aver completato il ciclo vaccinale (cioè per
vaccinazione inefficace).
In tutto nel periodo tra il 27 dicembre 2020 e il 26 marzo
2022 per i cinque vaccini in uso nella campagna vaccinale in
corso sono arrivate all’Aifa 134.361 segnalazioni su un totale
di 135.849.988 dosi somministrate (99 ogni 100.000 dosi), di cui
l’82,1% riferite a eventi non gravi, come dolore in sede di
iniezione, febbre, astenia/stanchezza, dolori muscolari.
Sul fronte dell’andamento del contagio i dati di oggi
segnalati dal ministero della Salute risentono ancora, come
sempre accade, dell’effetto delle feste: 27.214 i nuovi contagi
da Covid nelle ultime 24 ore rispetto ai 18.380 segnalati a
Pasquetta. Sono 174.098 i tamponi molecolari e antigenici per il
coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore rispetto ai 105.739
di ieri.
Ma, ed è questo un segnale che gli esperti valutano con
attenzione, i ricoverati nei reparti ordinari tornano sopra
quota 10mila: sono 10.214, ovvero 274 in più rispetto a ieri.
A livello nazionale i dati dell’Agenas dicono che è stabile al
15% l’occupazione dei reparti di ‘area non criticà da parte di
pazienti Covid in Italia (un anno fa era al 36%) ma, nelle
ultime 24 ore, cresce in 10 regioni: Abruzzo (al 23%),
Basilicata (26%), Calabria (29%), Emilia Romagna (15%), Marche
(19%), Pa Trento (12%), Piemonte (11%), Toscana (14%), Valle
d’Aosta (13%) e Veneto (11%).
E se l’attenzione su cosa accade in ospedale è sempre
massima, sul fronte delle cure a casa e dell’utilizzo degli
antivirali, si attende ancora la pubblicazione sulla Gazzetta
Ufficiale della determina dell’Aifa per poter partire con la
prescrizione di questi farmaci specifici per il Covid dal medico
di famiglia, velocizzando così le procedure che fino ad ora ne
avevano frenato l’utilizzo. Tutto potrebbe sbloccarsi entro
questa settimana. Attesa anche l’eventuale rivalutazione delle
misura delle mascherine al chiuso, prevista, come più volte
ribadito, per la terza settimana di aprile. In Spagna è stato
deciso lo stop a partire da domani all’obbligo nella maggior
parte degli spazi al chiuso, comprese le scuole, con molte
eccezioni come le strutture sanitarie, case di riposo e
trasporti pubblici. (ANSA).