(ANSA) – CATANZARO, 16 MAR – E’ stata presentata la seconda
annualità del «Programma Sostenibilità ambientale», finanziato
nell’ambito del Fondo di Perequazione Unioncamere 2019-2020,
realizzato da Unioncamere Calabria in collaborazione con le
Camere di commercio calabresi, attraverso il supporto
tecnico-scientifico di Ecocerved Scarl, società consortile del
sistema italiano delle Camere di commercio che opera nel campo
dei sistemi informativi per l’ambiente.
“Nel corso di una conferenza stampa – riporta un comunicato –
sono state illustrate le principali finalità del progetto che
punta alla messa in campo di servizi innovativi e
tecnologicamente avanzati a supporto delle Imprese e della PA
per la nascita di un mercato circolare. Al centro del dibattito
il tema della questione ambientale, dunque, e il modello di
economia circolare che rappresenta un’opportunità per le PMI in
quanto affronta contemporaneamente contesti di criticità di
natura economica, ambientale e sociale. Non a caso, infatti, il
Next Generation Fund e le relative linee di azione proposte in
ambito nazionale (NextgenerationItalia) individuano nella
sostenibilità oltre che nella modernizzazione in chiave digitale
della PA alcune delle linee di azione per uscire dalla crisi
post Covid».
“Pilastro dell’economia circolare – è stato detto – è
costituito, certamente, dai sottoprodotti che hanno già ricevuto
un rafforzamento della regolamentazione con il Decreto
Ministeriale 264/2016 contenente criteri per agevolare la
dimostrazione della sussistenza dei requisiti per la qualifica
dei residui di produzione come sottoprodotti e non come rifiuti.
Unioncamere Calabria, nell’ambito delle attività progettuali
sulla sostenibilità ambientale, ha realizzato una importante
analisi territoriale sui sottoprodotti, e vale a dire residui di
produzione che, rispettando determinate condizioni, non
rientrando tra i rifiuti e potrebbero essere reimpiegati in
altri cicli produttivi. Nell’ambito di tale studio, condotto a
livello regionale, a partire dalla produzione dei rifiuti
speciali, si è costruito un settore macroeconomico denominato
PRIMEP (primario, manifatturiero, energia e paesaggio) per il
quale sono state rilevate circa 45.000 potenziali imprese
calabresi».
“Si tratta, certamente – riferisce il comunicato di Unioncamere
Calabria – di una importante base di dati utile per le attività
progettuali in corso di svolgimento da realizzare in sinergia
con gli stakeholder regionali. Durante la conferenza stampa è
stato inoltre presentato un appuntamento formativo rivolto alle
imprese del territorio calabrese sulla tematica dei
sottoprodotti, che si svolgerà in modalità videoconferenza il
prossimo 28 marzo a partire dalle 9:30 fino alle 12:30 dal
titolo ‘Corso sui sottoprodotti per aziende con profilo
Produttori e Utilizzatorì. L’obiettivo del corso sarà quello di
analizzare le metodologie che il DM 264/2016 mette a
disposizione degli operatori per sostenere l’onere della prova e
aiutare gli organi di controllo nella verifica della sussistenza
delle condizioni di cui al D.lgs. 152/2006. Al termine
dell’evento è prevista una sessione dedicata ai quesiti dei
partecipanti». (ANSA).