Taurianova (RC): Favoreggiamento a un latitante, 4 arresti (NOMI)

(ANSA) – TAURIANOVA, 23 LUG – La Polizia di Stato ha
arrestato e posto ai domiciliari a Taurianova, nel reggino,
quattro persone con l’accusa di favoreggiamento dell’ex
latitante di ‘ndrangheta Giovanni Sposato, con l’aggravante di
avere agevolato l’associazione mafiosa di cui Sposato è ritenuto
elemento di vertice
L’operazione, denominata «Shotgun», é stata condotta dalla
Squadra mobile di Reggio Calabria e dal Commissariato di
Cittanova al termine, é detto in una nota stampa, «di lunghe e
complesse attività investigative».
Le indagini, coordinate dalla Dda di Reggio Calabria, diretta
dal Procuratore Giovanni Bombardieri, hanno preso spunto dal
momento in cui Sposato, il 13 dicembre del 2017, riuscì a
sfuggire alla cattura nell’ambito dell’operazione
“Terramara-Closed» grazie ad una fitta rete di favoreggiatori
che é stata ricostruita adesso dagli inquirenti Le persone arrestate nel corso
dell’operazione sono Antonino Fucile, di 48 anni; Giuseppe Rao
(59) e due omonimi, Giovanni Ssposato, di 30 e 29 anni.
In particolare, gli elementi investigativi acquisiti tra il
12 dicembre del 2017, data in cui Giovanni Sposato riuscì a
fuggire alla cattura, ed il 7giugno del 2018, giorno del suo
arresto, hanno consentito di riscostruire la rete di
favoreggiatori che lo aiutarono a sottrarsi all’esecuzione del
provvedimento cautelare pendente su di lui. In quella data,
infatti, Giovanni Sposato si presentò, accompagnato dai suoi
parenti, nel pronto soccorso dell’ospedale di Polistena per
ricevere cure mediche in quanto accusava problemi respiratori. A
causa delle note patologie di cui era affetto il ricercato e
grazie al costante monitoraggio delle attività tecniche poste in
essere, gli investigatori erano in grado di accorgersi della
presenza del ricercato presso il nosocomio di Polistena.
Infatti, recatisi tempestivamente sul posto riuscivano a
scorgerne la presenza nella sala del Pronto Soccorso, mentre i
medici erano intenti a prestargli le prime cure.
Contestualmente all’arrivo nel pronto soccorso del personale
del Commissariato di Cittanova, l’Ufficiale di polizia
giudiziaria responsabile della Squadra Investigativa dello
stesso Commissariato ricevette la telefonata dal legale di
fiducia del ricercato il quale gli comunicava che il suo
assistito si trovava all’ospedale di Polistena e che voleva
costituirsi. La ricostruzione degli eventi portò a comprendere
che, in realtà Giovanni Sposato, così come confermato dal Gip.,
non aveva alcuna intenzione di costituirsi. Anzi, quello
spostamento doveva avvenire il più possibile «in anonimato»,
cosi come dimostrato dalla presenza dei fiancheggiatori e di
alcuni familiari all’esterno della struttura ospedaliera mentre
erano intenti a controllare la zona circostante e che aveva
chiamato il suo legale solo allorquando si era reso conto della
presenza della Polizia sul luogo.
Dei quattro arrestati la figura più significativa é quella
di Giuseppe Rao, infermiere professionale in servizio nel
reparto di cardiologia dell’ospedale di Polistena, il quale,
secondo l’accusa, ha garantito al latitante consulti sanitari e,
in occasione del suo ricovero in ospedale, si è attivato
affinché egli ricevesse tutte le cure del caso e di assicurasse
la riservatezza della sua catena comunicativa al fine di
sottrarlo alle ricerche delle forze dell’ordine . (ANSA).

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