ANSA) – REGGIO CALABRIA, 13 GIU – «La mancata partecipazione
dei consiglieri di opposizione al voto sulle presidenze delle
Commissioni non può certo rallegrarmi e semmai mi preoccupa.
Quando una parte importante dell’Assemblea non è presente in
momenti cruciali è da considerarsi sempre un vulnus della
democrazia». E’ quanto afferma, il presidente del Consiglio
regionale Domenico Tallini all’indomani della seduta
dell’assemblea che ha votato le nomine dei presidenti degli
organismi consiliari.
«Non spetta a me – prosegue Tallini – dettare giudizi o
attribuire responsabilità. Quello che è successo è sicuramente
frutto di una dialettica magari fin troppo accentuata
all’interno della maggioranza, a cui ha fatto seguito una
protesta dei gruppi di opposizione dovuta, a mio avviso, ad
incomprensioni sopravvenute nel corso di un franco e leale
confronto istituzionale. Comprendo le ragioni di entrambi gli
schieramenti, ma sono sicuro che in tutti prevarrà il senso di
responsabilità istituzionale che ci ha consentito, appena
qualche settimana fa, di correggere con umiltà un errore che
rischiava di scavare un solco profondo tra l’Istituzione che
rappresentiamo e l’opinione pubblica. La vita del Consiglio
regionale deve andare avanti. La costituzione delle commissioni
consiliari, al netto dei ritardi e delle modalità di elezione,
normalizza l’assetto istituzionale e ci permette di metterci al
lavoro su una serie infinita di delicate questioni che
riguardano la Calabria e il suo futuro».
Per il presidente Tallini «c’è bisogno dell’apporto di
tutti, non solo della parte maggioritaria. C’è bisogno di un
equilibrio tra potere legislativo e potere esecutivo che
consenta all’Assemblea di legiferare e controllare, al
presidente Santelli e alla sua Giunta di governare. Non ho dubbi
che questo mio richiamo unitario troverà sensibilità in entrambi
gli schieramenti perché ho avuto modo di registrare in questi
primi passi della legislatura grande tensione politica e civica
in tutti i consiglieri regionali». (ANSA).