Statti (Confagricoltura): “No a discariche rifiuti, Santelli scelga linea di rottura”.

(Adnkronos) – Ci “raccontano – sottolinea – di un sistema complesso da gestire e verrebbe voglia di urlare come sia possibile sostenere una tesi del genere in una regione che non raggiunge i due milioni di abitanti e peraltro con una densità abitativa suddivisa in poco più di 400 comuni e pari a 130 persone per kmq, la media nazionale è 200; per essere chiari, roba che nell’80% circa dei comuni calabresi non solo i rifiuti possono essere gestiti in assoluta normalità ma gli si può finanche dare un nome. E invece le soluzioni approntate vanno in direzione esattamente opposta con il paradosso di giungere a vere e proprie mostruosità logiche; come qualificare diversamente, ad esempio, la volontà di insistere con l’utilizzo di discariche nelle immediate vicinanze di aree protette, come definire la scelta di abbancare più di 200mila metri cubi nella discarica di Lamezia Terme e cioè in un sito che è in asse con l’aeroporto internazionale, è affiancato da due fiumi e numerosi pozzi di acqua potabile ed è esattamente nel cuore di un’area che la stessa Regione, quasi fosse un Giano bifronte, qualifica come Distretto Agroalimentare di qualità”.
Da qui il “fermo dissenso” di Confagricoltura rivolto alla governatrice Jole Santelli, e la richiesta di “avere più coraggio” scegliendo “pienamente una linea di rottura” lavorando “a soluzioni che siano sostenibili, gestibili, realmente utili ai cittadini, ai comuni, alle imprese, all’immagine complessiva di una regione che non deve essere per forza e sempre l’ultima in Italia”.
(Lro/Adnkronos)

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