(ANSA) – CATANZARO, 11 DIC – «Tra oggi e domani il ministro
Speranza dovrebbe prendere la decisione sulla zona gialla ma è
una decisione che per la Calabria è nei numeri. Siccome ci hanno
detto che sono i numeri a decidere il nostro indice Rt ieri era
di 0,64 e quello della Lombardia 0,8. Quindi se riaprono la
Lombardia prima devono riaprire la Calabria». A dirlo il
presidente facente funzioni della Regione Calabria Nino Spirlì
in una diretta su Facebook.
«Però, lo ripeto – ha aggiunto – diventare zona gialla cambia
poco nel senso che riaprono tutte le attività, e questo è
importantissimo, ma il comportamento deve essere sempre
perfetto. E’ importante non creare i presupposti per tornare in
zona rossa. Purtroppo stiamo imparando a leggere i dati come
numeri ma dietro quei numeri ci sono persone. Ci dobbiamo
comportare in modo tale che le persone non si contagino. Ogni
caso è una persona che soffre».
Spirlì ha anche rivolto un invito ai calabresi a comprare e
consumare prodotti locali. «Mi raccomando – ha detto – scegliamo
calabrese anche nella scelta dei regali per questo Natale.
Scegliamo un bel manufatto dei nostri artigiani, e anche nella
spesa alimentare anche quando la facciamo nella grande
distribuzione. Ricordiamoci delle grandi sofferenze dei nostri
commercianti, artigiani, industrie. Se ci aiutiamo
vicendevolmente la crisi passa prima. È il momento della grande
solidarietà, non solo aiutando i poveri che è importantissimo,
ma anche aiutando i nostri prodotti».
Nel suo intervento, Spirlì ha anche ribadito che un polo
Covid per l’area centrale della Calabria sarà realizzato nella
struttura sanitaria Villa Bianca di Catanzaro e che con il nuovo
commissario alla sanità Guido Longo il lavoro prosegue «fianco a
fianco da quando è arrivato. Stiamo facendo un lavoro bello,
tutti insieme». Riguardo agli ospedali chiusi nel corso degli
anni e che potrebbero essere riaperti. Spirlì ha sostenuto che
alcuni «potranno essere attivati altri no. Dobbiamo fare in modo
che ogni territorio abbia la possibilità di avere cure subito e
fatte bene. Il commissario sta lavorando molto ma riorganizzare
la sanità calabrese non è questione di una settimana, bisogna
dare il tempo giusto a tutti». (ANSA).