ROMA (ITALPRESS) – “Dei 196 miliardi del piano del governo per le infrastrutture 80 miliardi sono spendibili in un triennio. Mi ha fatto molto piacere sentire Conte rimarcare l’importanza dell’alta velocità soprattutto al sud, fondamentale e totalmente inscrivibile nel new green deal europeo e quindi nei fondi che dovrebbero arrivare attraverso il recovery found che ci può far essere ambiziosi”. Lo ha detto Salvatore Margiotta, sottosegretario al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti intervenendo a “Radio 1 Giorno per giorno”. “Nel decreto rilancio si è finanziata la progettazione dell’alta velocità della Salerno-Reggio Calabria e anche della Taranto-Metaponto-Potenza-Battipaglia individuando una trasversale e una longitudinale che possono determinare una riduzione del gap infrastrutturale”, ha aggiunto Margiotta. “Insisto su questo tema perchè è vero che è partita la Torino-Reggio Calabria con un Freccia rossa ma è altrettanto vero che da Salerno a Reggio Calabria anche se la percorrenza avviene attraverso un treno freccia rossa non vi è un’alta velocità come quella fino a Salerno – prosegue Margiotta – Bisogna intervenire tanto sulla parte tecnologica quanto con varianti di tracciato affinchè tanto la Salerno la Reggio Calabria quanto la Taranto Battipaglia Salerno siano vere alte velocità.
A proposito del dibattito che si è riaperto sul ponte di Messina Margiotta ha detto: “Ho salutato con grande favore l’idea di un ragionamento acritico e non pregiudiziale sul ponte sullo stretto su cui ho un’idea personale precisa, seppur di minoranza, ossia che si debba fare. Un grande paese deve avere l’ambizione di fare grandi cose e così come ogni generazione politica deve avere l’ambizione di lasciare il segno del proprio operato anche alle generazioni successive”. Per quel che riguarda la velocizzazione delle opere Margiotta ha aggiunto: “Da gennaio lavoro sull’idea di semplificazione che non significhi “liberi tutti” o deregulation, gare sempre con procedura negoziata, invito di sole cinque ditte come è stato fatto a Genova. Gare in cui sostanzialmente chi appalta sceglie chi deve partecipare, penso che un’eccessiva deregulation abbia tutti i rischi di infiltrazioni della criminalità ma contemporaneamente penso che sia necessario semplificare e sburocratizzare tantissimo mantenendo alta la soglia di legalità. Noi dobbiamo saper fare le opere velocemente con legalità e senza infiltrazioni. Si può fare”. Infine sull’ipotesi dei sindaci come commissari straordinari per vigilare sulle opere ha detto: “Penso e lo stiamo anche scrivendo che almeno entro certi limiti di importi sia giusto che i sindaci possano avere una facilità di procedure negoziate facilmente attuabili, si possono anche nominare i commissari ma se poi non riusciamo ad avere le valutazioni di impatto ambientale e le autorizzazioni delle sovrintendenze in tempi rapidi, eliminando il contenzioso e combattendo il fallimento delle imprese faremo un buco nell’acqua”. (ITALPRESS).