Siciliani bloccati agli imbarcaderi di Villa San Giovanni

(ANSA) – PALERMO, 24 MAR – «Da cinque giorni è vietato entrare in Sicilia, fino all’altro ieri notte il controllo a Villa San Giovanni non c’era, altrimenti le foto non avrebbero ritratto le file con centinaia di autovetture che non erano solo quelle autorizzate a entrare in Sicilia». Così il governatore siciliano, Nello Musumeci, a ‘Storie italianè su RaiUno, replicando in questo modo al Viminale che aveva smentito l’afflusso incontrollato denunciato dal presidente della Regione. Musumeci ha ricordato i dati ufficiali della compagnia

Caronte&Tourist che si occupa dei traghettamenti nello Stretto: “Il 13 marzo 2.700 persone sono approdate a Messina dalla Calabria, il 17 marzo, il giorno del mio provvedimento sono state 1.260». «E ieri – ha aggiunto – dopo la mia protesta garbata, ma determinata nei confronti del governo nazionale, i cui numeri sono smentiti dalle foto, sono sbarcate 551 persone tutti addetti ai lavori: il 75% in meno, dopo i controlli seri operati a Villa San Giovanni».

«I problemi di sicurezza e ordine pubblico attengano al ministero Interno e quindi alle forze dell’ordine nella costa Calabra: il problema è che non devono neppure arrivare lì. Certo è doloroso, è triste. Ma chi si mette in viaggio lo fa sapendo di trasgredire una norma, che prima era del presidente della Regione siciliana, poi della Calabria e infine del governo nazionale». Così il governatore della Sicilia, Nello Musumeci, a ‘Storie italiane» su RaiUno, commenta il blocco a Villa San Giovanni di 50 auto con siciliani a bordo fermati all’imbarcadero perché non autorizzati a entrare in Sicilia.(ANSA).

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