In partita fino a 4 minuti dal 90’, poi la maggiore malizia della Ternana. La sfida contro gli umbri poteva essere l’occasione per il rilancio, si rivela invece l’ennesima sconfitta contro una delle big del campionato a dimostrazione che ai giallorossi manca qualcosa per lottare per il vertice. Grassadonia si affida ai soliti per il match contro la seconda della classe, davanti a Di Gennaro ci sono Celiento, Martinelli e Pinna (che abbandonerà presto il campo per infortunio, sostituito da Riggio), Statella e Favalli sono gli esterni di un centrocampo a tre composto da Tascone, Maita e Casoli, in avanti ci sono Kanoute e Nicastro, modulo a specchio per la Ternana di Gallo con Marilungo e Ferrante coppia d’attacco e Damian schierato a sorpresa nel ruolo di interno sinistro di centrocampo. Proprio Damian assieme a Mammarella e Marilungo si rivelano una spina nel fianco per la difesa giallorossa anche se il gol ospite, dopo le conclusioni di Tascone e Statella, arriva dalla parte opposta con Palumbo troppo libero di scambiare con Marilungo e di concludere a rete Di Gennaro non arriva sulla sua conclusione a fil di palo. L’occasione per acciuffare il pari arriva immediata. Lancio di Celiento per Statella che si infila in are e viene steso da Tozzo. Lo stesso Tozzo si fa subito perdonare però deviando con una mano il destro di Kanoute dagli 11 metri. Occasione fallita e Catanzaro costretto a subire l’irruenza ternana per il resto della prima frazione con Marilungo osservato speciale e uomo più pericoloso. Nella ripresa Grassadonia cambia, fuori Casoli dentro Di Livio, si passa al 3-4-1-2 con il figlio d’arte libero di muoversi alle spalle delle punte e proprio il numero 20 mette il suo zampino sul gol dell’1-1. Suo infatti il lancio all’indirizzo di Riggio che dal limite rimette in mezzo superando Tozzo e regalando a Celiento l’occasione di infilare in rete a porta vuota. La Ternana accusa il colpo e per qualche minuti, probabilmente spiazzata dal nuovo assetto giallorosso, sbanda ma Di Livio in contropiede e Favalli, imbeccato ancora da Di Livio, non riescono a trovare la via del gol e pian piano gli umbri ritrovano campo e fiducia. Di Gennaro sventa sul colpo di testa di Paghera e si supera sulla botta ravvicinata di Ferrante, liberatosi della marcatura di Celiento, poi è Favalli a salvare il risultato sul cross messo in mezzo da Partipilo. A 4’ dal 90’ il patatrak con l’autorete di Martinelli che ha la sfortuna di trovarsi sulla traiettoria del pallone calciato da Defendi contro il palo. Nel recupero c’è gloria anche per Paghera che infila in diagonale di Di Gennaro dopo il pallone perso da Statella nella treqauarti ospite e il perfetto invito di Palumbo.