“L’indecenza non conosce limiti”. Così le Sardine, in una nota, sulla vicenda del commissario alla Sanità in Calabria. “Il presidente per caso Nino Spirlì – attaccano dal movimento guidato da Mattia Santori – si è lasciato andare ad un’ennesima testimonianza di inadeguatezza ed inettitudine; è pura volgarità quanto dichiarato dal temerario facente funzioni riguardo al nome di Gino Strada la cui credibilità è nota in ogni angolo del mondo ed in ogni consesso nazionale ed internazionale”.
“Il transitorio nominato Spirlì, caricando di negatività sprezzante il concetto di “Missione”, esprime una cultura infima, che utilizza il disprezzo per evidenziare la sua non condivisione di scelte, tipica di chi non ha contenuti con cui argomentare”, è l’accusa al leghista.
“È curioso che un tale personaggio, che oggi stesso si è mostrato al pari di un banditore, mentre presentava come già operativi centinaia di posti letto che in realtà non ha potere di predisporre, osteggi un nome che è sintesi e pratica collettiva in una situazione di drammatica e indivisibile emergenza. Spirlì ha perso un’altra occasione per tacere”, concludono le sardine.
(Sai/Adnkronos)