Il consigliere regionale Carlo Guccione ha inviato un’interrogazione a risposta scritta al presidente della Giunta Mario Oliverio sulle criticità della rete vaccinale della provincia di Cosenza.
“L’attuale rete vaccinale della provincia di Cosenza – afferma Guccione – necessita di una radicale ed efficiente riorganizzazione visto le numerose criticità funzionali, frutto di anni di inerzia e di superficialità. Situazione aggravata da dieci anni di Piano di rientro e di commissariamento. È fondamentale offrire ai cittadini una rete vaccinale fruibile e sicura, soprattutto per i bambini e le persone anziane visto che le vaccinazioni rappresentano oggi l’intervento più efficace per la prevenzione delle malattie infettive. Ed è importante diffondere l’importanza dei programmi vaccinali e disporre di presidi medico-sanitari idonei per effettuare le somministrazioni di vaccini nelle migliori condizioni possibili. Da qui la necessità di avere una rete vaccinale regionale efficiente e funzionale anche in vista della somministrazione dei vaccini per la campagna antinfluenzale. La dotazione organica è carente al punto che molto spesso i pochi medici vaccinatori sono costretti a spostarsi da una sede vaccinale a un’altra riuscendo però a garantire pochi accessi e senza la necessaria sicurezza nello svolgimento delle attività. Inoltre, alcuni medici vaccinatori sono ormai prossimi al pensionamento. I requisiti igienico-sanitari sono assolutamente carenti, ad esempio, nella sede di Trebisacce che ha bisogno urgente di un’altra sede a Mirto e Cariati. L’anagrafe vaccinale si presenta a macchia di leopardo e non soddisfa la necessaria organizzazione che impone l’informatizzazione dei flussi dati al fine di garantire i Livelli essenziali di assistenza. A tutto ciò bisogna aggiungere l’inidoneità dei locali, insufficiente nella maggior parte dei punti di erogazione rispetto ai requisiti richiesti. Tra le criticità bisogna inoltre riscontrare una situazione di rischio per il mantenimento della catena del freddo, con un’anagrafe vaccinale non attiva nella maggior parte degli erogatori periferici”.