(ANSA) – CATANZARO, 11 SET – La Regione Calabria, i Comuni di
Vibo Valentia, Tropea, Ricadi, Zungri, Mileto, Filogaso,
Filandari, Stefanaconi, Zungri, Pizzo, Limbadi, San Gregorio,
Sant’Onofrio, la Provincia di Vibo Valentia, l’associazione
antiracket di Vibo, la Banca di credito cooperativo, la
Fondazione nazionale antiusura, l’assicurazione Allianz, Naon
Insurance. E poi privati come Giuseppe Sergio Baroni, vittima di
usura, e Vanya Danova Lekova, titolare di una sartoria e vittima
di estorsione che dopo la denuncia vive in una località protetta
con i figli. Sono, queste, alcune delle parti che hanno
depositato la richiesta di costituzione di parte civile nel
processo «Rinascita-Scott», la cui fase preliminare si sta
svolgendo nell’aula bunker di Rebibbia.
Un’udienza che si sta dimostrando lunga e faticosa. Gli
avvocati hanno sollevato eccezioni riguardo al presunto mancato
rispetto delle norme sul distanziamento sociale dettate dalla
pandemia da Covid-19. Alcuni legali sono andati via lamentando
questioni di incolumità in quanto affetti da problematiche
sanitarie personali. Altri hanno chiesto la nullità del decreto
di fissazione dell’udienza preliminare. Il gip Claudio Paris ha
sospeso l’udienza per decidere riguardo a tali eccezioni.
(ANSA).