«Visto che parliamo di giustizia e silenzio, sulle indagini di Nicola Gratteri in Calabria io non mi pronuncio perché un politico ha il dovere di essere rispettoso della carta costituzionale – garantista per definizione – sempre. Dunque le condanne saranno tali solo se e quando passeranno in giudicato con decisione della Cassazione. Questo però non mi impedisce di vedere che è calato il silenzio davanti a questo magistrato. E io voglio essere testimone pubblico del fatto che Gratteri è una persona che vive con onestà e passione la sua vocazione di magistrato». Così Matteo Renzi nella sua enews.
«I giudici decideranno chi è colpevole e chi no nelle indagini condotte da Gratteri e dai suoi colleghi. E noi aspetteremo e rispetteremo quelle sentenze. Ma, visto che tutti tacciono su questa indagine contro la Ndrangheta – certo meno interessante di un presunto concorso esterno in traffico di influenze fiorentino – avverto il bisogno di dire che considero un onore aver conosciuto e collaborato con Nicola Gratteri. E che lo avrei visto bene come Ministro, ma questa ormai è tutta un’altra storia», conclude.(ANSA).