Regionali: Calabria; Tansi non parteciperà a incontro tra centrosinistra, M5S e movimenti

(ANSA) – CATANZARO, 12 DIC – «Attenderemo fino al 14
dicembre. Poi saremo obbligati a compilare i modelli per la
raccolta-firme con l’indicazione dei candidati consiglieri e del
candidato presidente, nel rispetto delle norme. Per questo
motivo ho deciso di non partecipare alla riunione di domani,
eccetto il caso in cui garantisca che da questa riunione, o
comunque entro e non oltre il 14 dicembre, si possa giungere
alla definizione del nome (e non del profilo) del candidato
presidente, nonché ai criteri di selezione dei candidati delle
varie liste e ai programmi condivisi». Lo scrive Carlo Tansi,
leader del movimento Tesoro Calabria, al commissario del Pd in
Calabria Stefano Graziano, in vista dell’incontro di domani tra
centrosinistra, M5S e movimenti per le regionali.
«La data delle elezioni al 14 febbraio – scrive Tansi –
impone ai movimenti civici che non sono rappresentati nel
consiglio regionale e o nei Gruppi del Parlamento, la raccolta
di migliaia di firme su modelli in cui devono essere riportati
oltre al simbolo della lista, i nomi dei candidati consiglieri
ed il nome candidato presidente. Nel rispetto delle norme,
quindi, tutte le liste civiche dovranno raccogliere le firme tra
il 15 dicembre e il 14 gennaio, con le feste natalizie e la
gente chiusa in casa per la pandemia. E’ perciò indispensabile
che venga designato entro il 15 dicembre il candidato presidente
da indicare nei modelli. È molto discutibile che lei comunichi
di voler convocare per domenica 13 dicembre un Tavolo di
Concertazione non per individuare il nome del candidato ma per
incominciare a parlare di programmi elettoralì, fatto che
prelude a tempi molto lunghi. Questo modo di procedere sembra
ovviare alla necessità di ‘prendere tempò per nascondere
eventuali difficoltà in cui versa il Pd in Calabria e si presta
all’inevitabile designazione, poco prima delle elezioni, di un
candidato destinato a una molto probabile sconfitta elettorale.
Ancor più probabilmente, questo atteggiamento altro non sia che
una evidente strategia di fare melina per far scadere i tempi
utili a Tesoro Calabria per raccogliere le firme. Le ultime
elezioni regionali e il risultato ottenuto dal deludente
Callipo, dovrebbero essere un esempio da evitare. A meno che il
Pd, anche questa volta, si accontenti di eleggere qualche
consigliere e delegare il governo della Regione alla destra a
trazione leghista. Tesoro Calabria non ci sta. Ritiene che ci
siano le condizioni per poter vincere e governare la Regione più
bella d’Italia, attraverso una coalizione elettorale civica
coesa, guidata da un candidato presidente proveniente dalla
società civile, riconosciuto e riconoscibile per competenze
amministrative e presenza nella realtà territoriale, ed in grado
di realizzare il cambiamento che i Calabresi perbene auspicano».
(ANSA).

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi