Reggio Calabria: Il sindaco Falcomatà, “amministratori indagati sono persone per bene”

“Armando, Giovanni, Nino, Rocco e Filippo sono persone per bene che ogni giorno sacrificano se stessi, le loro famiglie, la loro professione ed il loro lavoro per la nostra città. Io sono una persona piena di dubbi nella vita, ma dopo averli visti e ascoltati, sono ancora più convinto che dimostreranno la loro estraneità da ipotesi di reato che appaiono infondate”. Lo scrive su Facebook il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, commentando l’avviso di conclusione delle indagini recapitato ieri, nell’ambito dell’inchiesta “Helios” condotta dalla Dda reggina, ad alcuni componenti della sua giunta e della maggioranza consiliare (Rocco Albanese, Antonino Castorina, Giovanni Muraca, Armando Neri e Filippo Quartuccio). L’inchiesta ha portato a disporre l’amministrazione giudiziaria per le società Avr e Ase.
“Se la mia amministrazione – ha aggiunto il sindaco – si è interessata al bene dei dipendenti Avr, come abbiamo sempre fatto per tutto ciò che riguarda la tutela del lavoro in questa città; se ha cercato di garantire le cure mediche per i figli di questi dipendenti con gravi disabilità; se si è interessata alla straordinaria esperienza di integrazione sociale quale la Coop rom 95, su cui tutta la città si è mossa e che purtroppo oggi si trova in grande difficoltà, ebbene, allora siamo tutti colpevoli”.
Poi Falcomatà chiosa: “Calunniosi e diffamanti sono gli accostamenti di alcune testate giornalistiche alla ‘ndrangheta. A nessuno di loro è mosso alcun addebito di reato associativo e quel filone di inchiesta non riguarda l’amministrazione che ho l’onore di guidare. L’azione della mia amministrazione si è mossa sempre e solo per la tutela della legalità e del lavoro. In questa direzione, la scelta di pubblicizzare tutti i servizi essenziali, strada che abbiamo già percorso e che continueremo a percorrere fino in fondo”. Noi “combattiamo ogni giorno, senza sosta, contro nemici visibili e invisibili – conclude il sindaco -, senza risparmiarci neanche quando l’esito della lotta appare incerto. Questa è la missione di un amministratore e di fronte a questa missione non ci sono “orologi” che tengano”.
(Lro/Adnkronos)

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