Reggio Calabria, 12 dic.(Adnkronos) – – Nell’ambito dei controlli sul territorio della Piana di Gioia Tauro attivati per prevenire e reprimere il dilagante fenomeno del “caporalato”, i carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria, in collaborazione coi militari del Nucleo Ispettorato del Lavoro della stessa città, hanno denunciato a San Ferdinando (Rc), in stato di libertà, due titolari di aziende agricole, comminando al contempo sanzioni amministrative. In particolare, gli uomini dell’Arma hanno controllato un’impresa agricola a Rosarno riscontrando la presenza di tre braccianti, fra cui un lavoratore in “nero” di origine africana e un altro in assenza della prescritta visita medica. Effettuando una verifica presso una seconda azienda, poi, la cui sede legale risulta essere in Sicilia, ma che di fatto opera nel territorio della Piana, i carabinieri hanno identificato otto braccianti agricoli, due di origine africana e sei italiani, e quattro di essi risultavano sprovvisti anche delle visite mediche obbligatorie. Ad entrambe le aziende i militari hanno contestato una sanzione amministrativa di 3.600 euro e denunciato all’autorità giudiziaria i titolari, rispettivamente un uomo ed una donna, per violazioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro.
(Lro/Adnkronos)