REGGIO CALABRIA (ITALPRESS) – “Quando ho accettato la Reggina pensavo a un progetto triennale, adesso non dobbiamo avere le pressioni delle squadre costruite per vincere. Ma se abbiamo fatto 11 vittorie significa che qualcosa d’importante c’è. Nel ritorno a marzo-aprile vedremo dove saremo e lì ci daremo un obiettivo, ma senza assilli. Dobbiamo farci trovare pronti. C’è la squadra, c’è la società, c’è il pubblico. Proviamoci”. Pippo Inzaghi, tecnico della Reggina seconda in serie B, non vuole fare voli pindarici ma ammette in un’intervista al “Corriere della Sera” che il sogno promozione c’è. “Era una scommessa difficile, tanti mi consigliavano di non venire a Reggio, la svolta è stata la telefonata del presidente Marcello Cardona (ex arbitro in A e questore, ndr) e il gesto del proprietario Felice Saladini, che ha preso un aereo per venire a Ibiza e poi una barca per Formentera per convincermi, riaccendendo l’entusiasmo che avevo dentro, in un momento difficile. Amo le piazze del Sud, quello che abbiamo fatto nel girone d’andata è stato bello. C’è orgoglio, ma dobbiamo finire il lavoro nel girone di ritorno”. (ITALPRESS).