(ANSA) – CATANZARO, 07 LUG – Sono cinquantasette gli imputati
che si sottoporranno al giudizio abbreviato e sei all’abbreviato
condizionato nell’ambito del processo «Malapianta-Infectio”
della Dda di Catanzaro contro le cosche di Cutro,
Mannolo-Zoffreo-Falcone-Trapasso, e le ramificazioni di queste
in Umbria attraverso la famiglia Ribecco. A stabilirlo, nel
corso dell’udienza preliminare in corso nell’aula bunker del
carcere di Rebibbia a Roma, il gup di Catanzaro Gabriella
Logozzo.
Il processo con rito alternativo avrà inizio il prossimo 18
settembre con l’esame di Rosina Levato e le requisitorie dei pm
Domenico Guarascio e Antonio De Bernardo. Per coloro che non
hanno chiesto l’abbreviato l’udienza preliminare proseguirà il
prossimo 21 luglio a Catanzaro per la decisione sui rinvii a
giudizio. Saranno parti civili nel processo, la Regione Calabria
assistita dall’Avvocatura regionale, il Comune di Perugia, il
Comune di Cutro, Banca Unicredit, l’imprenditore vicentino
Stefano De Gasperi, Alberghi del Mediterraneo srl – società che
gestisce il villaggio turistico Porto Kaleo – e l’imprenditore
proprietario del villaggio stesso (vessato per anni dalla cosca
Mannolo), testimone di giustizia cardine in questa indagine,
Giovanni Notarianni, assistito, come anche la società,
dall’avvocato Michele Gigliotti, che ha chiesto un risarcimento
di otto milioni di euro. (ANSA).