Presentata la candidatura della Locride a «Capitale Italiana della Cultura 2025»

(ANSA) – CATANZARO, 20 GIU – Nel corso di un’iniziatva
svoltasi a Portigliola é stata presentata la candidatura della
Locride a «Capitale Italiana della Cultura 2025». «Alto – é
detto in un comunicato – è stato l’entusiasmo dei rappresentanti
dei comuni, delle istituzioni e dei cittadini che hanno preso
parte all’iniziativa, convinti che questa può essere la grande
occasione per raggiungere più che un ambizioso obiettivo, un
sogno, far conoscere al mondo la vera essenza della Locride».
«Entusiaste – si aggiunge nella nota – le relazioni dei
rappresentanti delle istituzioni: il sindaco di Portigliola,
Rocco Luglio, il sindaco di Locri, Giovanni Calabrese che non ha
nascosto l’emozione per un progetto che vede 42 ambiti comunali
concorrere tutti assieme e Peppe Campisi in qualità di
presidente dei comuni della Locride che ha rimarcato gli aspetti
valoriali dell’iniziativa. A questi è seguito l’intervento di
Guido Mignolli (direttore del GAL Terre Locridee) che ha
costruito il ragionamento su un semplice assunto: ‘Perché no”?
Molti ci dicono che è un progetto velleitario, noi rispondiamo
perché no, perché non sognare che un ragazzo dopo questa
esperienza possa pensare di restare nella Locride costruire il
suo futuro sulla cultura e non partire».
A seguire è intervenuto Antonio Blandi (Officine delle Idee)
che ha esposto sinteticamente l’approccio metodologico dei 4
anni di lavoro di candidatura che daranno vita al progetto
“Locride 2025 fabbrica culturale». Progetto che incentiverà la
partecipazione dal basso delle comunità locali attraverso la
cultura con la nascita di nuova economia e occupazione.
Sono poi intervenuti i consiglieri regionali: Tilde Minasi,
Pietro Molinaro, Raffaele Sainato, Giacomo Crinò; il presidente
del GAL Kroton Natale Carvello; il sindaco di Riace Antonio
Trifoli edil presidente della Jonica Holidays, Maurizio
Baggetta.
Ha chiuso la serata il presidente del GAL Francesco Macrì,
secondo il quale «pensare in grande potrebbe rivelarsi il modo
più efficace per cambiare le sorti del comprensorio locrideo e
dimostrare al resto del Paese che anche le «piccole squadre» di
provincia sono in grado di realizzare imprese straordinarie».
(ANSA).

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