Un enorme database che raccoglie informazioni su persone di “interesse” in tutto il mondo.
Questa l’inchiesta alla quale hanno lavorato un team di giornalisti internazionali che hanno avuto accesso ad un database realizzato dalla società privata cinese Zhenhua Data tra i fornitori del governo cinese, che per anni ha raccolto informazioni su migliaia di profili di interesse per un totale di 2,4 milioni persone in tutto il mondo.
Tra questi e per alcune nazioni tra cui l’Italia una sezione speciale dedicata a “persone di interesse speciale” dove si trovano elenchi con relative informazioni di individui con problemi con la giustizia, indagati o sotto processo per vari reati, ma soprattuto per reati legati alla camorra, ‘ndrangheta e cosa nostra.
L’inchiesta in Italia è stata cura dalla giornalista Giulia Pompili che ne ha scritto sul quotidiano Il Foglio
L’ipotesi è che il governo cinese, attraverso la società di Shenzhen, abbia sistematicamente “dossierato” migliaia di di individui raccogliendo, attraverso sistemi informatici che utilizzano intelligenza artificiale, le varie informazioni “open data” presenti in rete e classificando i vari profili e i vari punti di contatto.