(ANSA) – REGGIO CALABRIA, 10 MAR – Otto persone sono state
arrestate dalla Squadra mobile di Reggio Calabria con l’accusa
di avere favorito la latitanza del boss della ‘ndrangheta
Giuseppe Pelle, detto «Gambazza», considerato uno dei presunti
capi dell’omonima cosca di San Luca. Sei degli arrestati sono
familiari di Pelle, accusati di averlo aiutato a sottrarsi
all’esecuzione di un ordine di carcerazione in base al quale
doveva scontare una pena residua di 2 anni e 5 mesi in relazione
ad una condanna definitiva per associazione mafiosa. Gli altri
due coinvolti nell’operazione non sono parenti del boss, ma
sarebbero stati, comunque, suoi fiancheggiatori. (ANSA).
(ANSA) – REGGIO CALABRIA, 10 MAR – L’operazione condotta
dalla Polizia è stata denominata «Defender», dal nome del
fuoristrada a bordo del quale Giuseppe Pelle, durante la
latitanza, veniva accompagnato nel covo di Condofuri in cui
aveva trovato rifugio e dove è stato arrestato il 6 aprile del
2018 dalla Squadra mobile di Reggio Calabria e dallo Sco.
Le ordinanze di custodia cautelare eseguite nell’ambito
dell’operazione sono state emesse dal Gip distrettuale di Reggio
Calabria su richiesta del Procuratore della Repubblica, Giovanni
Bombardieri, e del Procuratore aggiunto, Giuseppe Lombardo.
Sette degli arrestati sono finiti in carcere, mentre per uno
sono stati disposti i domiciliari. I reati contestati sono
procurata inosservanza di pena e favoreggiamento personale,
aggravati dalle modalità mafiose. (ANSA).
(ANSA) – REGGIO CALABRIA, 10 MAR – Ci sono anche la moglie e
due figli di Giuseppe Pelle tra le otto persone arrestate dalla
Squadra mobile di Reggio Calabria con l’accusa di avere favorito
il boss dell’omonima cosca di San Luca della ‘ndrangheta durante
la sua latitanza.
In carcere sono finiti la moglie, Marianna Barbaro, di 55 anni,
e due figli di Pelle, Antonio, di 35 anni, e Francesco, di 31;
il genero, Giuseppe Barbaro, di 36, ed il nipote Antonio Pelle,
anche lui di 36 anni. Per un’altra figlia di Pelle, invece,
Elisa, di 35 anni, sono stati disposti gli arresti domiciliari.
Arrestati e condotti in carcere anche Giuseppe Morabito di 51
anni, e Girolamo Romeo di 43, che, secondo l’accusa, avevano
messo a disposizione l’immobile in cui Pelle ha trascorso la sua
latitanza. (ANSA).