Catanzaro, 20 nov. (Adnkronos) – I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria e del Servizio centrale Investigazione criminalità organizzata, con il coordinamento della Dda reggina diretta dal procuratore Giovanni Bombardieri, hanno confiscato un ingente patrimonio, costituto da compendi societari, beni immobili e rapporti finanziari per un valore complessivo di oltre 13 milioni di euro, nei confronti di Carmelo Sposato, 46enne imprenditore edile indiziato di intraneità alla cosca “Sposato-Tallarida” che opera a Taurianova (Rc) e nelle zone limitrofe.
Il provvedimento conferma quanto già disposto dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale reggino su richiesta del procuratore aggiunto Calogero Gaetano Paci e del Sostituto Giulia Pantano, vale a dire il precedente sequestro dei beni intestati o riconducibili al medesimo soggetto.
La figura di Carmelo Sposato era emersa nell’ambito dell’operazione “Terramara Closed” condotta dalla Squadra mobile di Reggio Calabria, dal Reparto Operativo dell’Arma dei carabinieri e dal Nucleo di Polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza reggina, sotto il coordinamento della Dda di Reggio Calabria, e che nel dicembre 2017 si era conclusa con una serie di provvedimenti restrittivi personali nei confronti di 47 persone (tra cui lo stesso Sposato) per associazione per delinquere di tipo mafioso, intestazione fittizia di beni ed estorsione aggravati dal metodo mafioso, poiché ritenute intranee alla cosca “Avignone-Zagari-Fazzalari-Viola” (alla quale apparterrebbe il gruppo mafioso “Sposato-Tallarida”) attiva nel mandamento tirrenico della provincia reggina. La stessa operazione aveva portato a provvedimenti cautelari reali su un patrimonio costituito dai compendi aziendali di imprese/società, beni mobili, immobili e disponibilità finanziarie per un valore stimato complessivamente in euro 25 milioni.
(Lro/Adnkronos)