‘Ndrangheta: Lega, rafforzare i controlli preventivi

(ANSA) – CATANZARO, 12 APR – «Ripetutamente la Lega ha
segnalato, richiamato e chiesto interventi immediati sul fronte
dei controlli preventivi in tutti i settori ove si genera
ricchezza o si spendono le risorse assegnate alla Calabria, e,
anche, all’intera Nazione. Il sistema ‘ndrangheta non è un
problema dei soli calabresi, ma una questione che riguarda
l’Italia, l’Europa e il mondo intero». Lo afferma, in una nota,
il commissario regionale della Lega Giacomo Francesco
Saccomanno.
“La ‘ndrangheta, oggi – prosegue Saccomanno – lavora
sottotraccia per come risulta dall’ultima Relazione semestrale
della Dia sulle mafie italiane e straniere. Non esiste più il
mafioso con la coppola ed il fucile, ma un mafioso gentile, con
giacca e cravatta, che cerca contatti con ambienti istituzionali
e aggredisce le istituzioni dal loro interno con la corruzione,
infiltrandole più che combattendole. Questa strategia, più volte
indicata dal dottor Gratteri, ripresa dal dottor Bombardieri, e,
infine emergente dalla segnalata Relazione, ha contribuito al
suo rafforzarsi e consolidarsi nel tempo, proprio in virtù di
rapporti di affari e con propri legami. Anche grazie a chi non
vedeva o faceva finta di non vedere, e spesso in passato, anche
a chi ha sottovalutato, appositamente, la pericolosità di questa
potentissima organizzazione criminale e le sue proiezioni
nazionali ed internazionali. Questo è il pensiero esplicito del
capo della Procura di Reggio Calabria, essendo più che evidente
che la ‘ndrangheta negli anni ha coltivato i rapporti con le
istituzioni, ha controllato il sistema elettorale, e, ora, con
le risorse del Pnrr che arriveranno, allarga sempre più le
braccia per raccogliere il più possibile di queste risorse.
Quindi, è indispensabile, ora, una strategia di controllo
preventivo, per come già richiesto dalla Lega, e, anche e in
particolare, la definizione veloce delle tante inchieste
pendenti che hanno già abbondantemente ricostruito la posizione
e collocazione del sistema criminale e i legami che hanno sempre
più condizionato la crescita della Calabria e la realizzazione
di una nuova mentalità e, specialmente, di una nuova classe
politica e dirigente».
Per il commissario regionale della Lega «la Calabria non può
attendere anni ed anni per vedere scoperchiata la pentola degli
illeciti amministrativi e non: vi è la indispensabile necessità
che le indagini vadano avanti e colpiscano quella parte della
politica, dell’imprenditoria, delle imprese che vivono alle
spalle delle persone per bene. Ogni minuto, ogni ora, ogni
settimana di ritardo danneggia, pesantemente ed
irrimediabilmente, quelle comunità e quel sistema sano che
vorrebbero un territorio e una collettività aperta alle
iniziative, senza il disastroso condizionamento del sistema
corrotto e della mentalità mafiosa. Ma, i ritardi colpiscono
profondamente come le cellule tumorali quando non si interviene
immediatamente e si affonda in profondità il bisturi».
“Ritardi, che agevolano la criminalità – conclude Saccomanno –
umiliano chi crede ancora nella giustizia, fan perdere di
credibilità le Istituzioni e consentono una radicazione sempre
più profonda». (ANSA).

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