‘Ndrangheta in Veneto cosca “Arena- Nicoscia”, 26 misure cautelari. Ex sindaco indagato

Venezia, 4 giu. (Adnkronos) – Una strutturata e autonoma “locale” di ‘ndrangheta, riconducibile alla potente cosca degli “Arena- Nicoscia” di Isola Capo Rizzuto, è stata scoperta a Verona e nella sua provincia. La Polizia di Stato, con l’impiego di oltre 200 uomini, ha esguito un’ordinanza che dispone misure cautelari nei confronti di 26 indagati, di cui 17 destinatari di custodia cautelare in carcere, 6 agli arresti domiciliari e 3 obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria, ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione mafiosa, traffico di sostanze stupefacenti, riciclaggio, estorsione, trasferimento fraudolento di beni, emissione di false fatturazioni per operazioni inesistenti, truffa, corruzione e turbata libertà degli incanti, talora aggravati da modalità mafiose.
Le indagini, dirette dalla Procura distrettuale presso il Tribunale di Venezia e condotte, tra il 2017 ed il 2018, da un gruppo di lavoro composto da investigatori della Prima Divisione del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato e dai poliziotti delle Squadre Mobili di Verona e Venezia, hanno rivelato gravi indizi relativi alla ”locale” di ‘ndrangheta.

(ANSA) – VENEZIA, 04 GIU – L’ex sindaco di Verona, Flavio
Tosi, è tra gli indagati nell’inchiesta della Dda di Venezia che
ha portato oggi a 26 misure cautelari, tra le quali 23 arresti,
a carico di un’associazione criminale che agiva nel capoluogo
scaligero, riconducibile alla cosca dell’ndrangheta degli
Arena-Nicosia. Nei confronti dell’ex sindaco l’accusa è concorso
in peculato.
Nell’inchiesta i reati
ipoitizzati, a vario titolo, sono quelli di associazione
mafiosa, truffa, riciclaggio ed estorsione. Tosi, si apprende
dalle carte dell’indagine, è invece accusato di concorso in
peculato in relazione alla distrazione da parte dell’ex
presidente della municipalizzata dei rifiuti Amia, Andrea
Miglioranzi (ai domiciliari) di una somma «’non inferiore a
5.000 euro» per pagare la fattura di un’agenzia di
investigazioni privata, su prestazioni in realtà mai eseguite in
favore di Amia, ma nell’interesse di Tosi. (ANSA).

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