(ANSA) – CATANZARO, 06 OTT – «Qualcuno, tra il colonnello e
assessore Ultimo, la fidatissima Eva Catizone, l’attento Paride
Leporace, Mario o Roberto Occhiuto, dica a Jole Santelli che le
norme si rispettano, che gli esempi contano e che non si possono
adottare ordinanze contro il Covid, se la prima a violarle
platealmente è proprio la stessa presidente della Calabria, alla
prima occasione di festa collettiva». Lo affermano, in una nota,
i parlamentari M5S Giuseppe d’Ippolito e Paolo Parentela.
«Ha fatto il giro dell’Italia – aggiungono – la tarantella
della presidente Santelli durante i festeggiamenti per
l’elezione di Rosaria Succurro a sindaco di San Giovanni in
Fiore. La scena mostra l’ennesima inquietante trasgressione, in
primo luogo da parte della presidente, di ogni norma e misura di
sicurezza volta a prevenire l’epidemia. Soprattutto, la Santelli
ha dimostrato di fare volentieri a meno delle stesse
disposizioni di sicurezza che, con recente ordinanza, ha
stabilito a tutela della salute dei calabresi. Questo è
inaccettabile, assurdo e fa passare un messaggio terribile, cioè
che il potere può tutto e che non esiste alcun problema di
diffusione del Covid, come se i contagi non fossero in aumento e
come se le regole non valessero per chi comanda».
«Santelli – concludono i parlamentari 5 Stelle – riconosca il
suo gravissimo errore, porga le sue scuse a tutti i calabresi,
non ripeta simili azioni e si accerti che in quella festa non vi
siano stati contagi. Ci riserviamo di presentare un esposto alle
autorità di competenza». (ANSA).