Matteo Salvini contro Ursula von der Leyen.
Non si può pontificare a spese dell’Italia
“La presidente von der Leyen non ha firmato l’avvio della procedura” contro l’Austria per i limiti al transito dei mezzi pesanti al Brennero, ha detto oggi Salvini alla Camera, rispondendo a una interrogazione. “A questo punto confidiamo sulla giustizia della Corte europea – ha aggiunto -. Non si può pontificare a spese dell’Italia, cercando accoglienza e integrazione a Lampedusa, blindando il confine del Brennero. Questo governo porrà fine a questa vergogna”.
Il leader leghista attacca la presidente della Commissione facendo un riferimento proprio alla trasferta a Lampedusa di domenica, dove era accompagnata da Giorgia Meloni. In quelle stesse ore, Salvini era sul pratone di Pontida con Marine Le Pen. E una volta tornato a Roma, non ha perso occasione per ribadire il suo euroscetticismo.
Il ricorso alla Corte di Giustizia
“Dopo 4 anni di inerzia della Commissione europea su Brennero – ha detto oggi alla Camera -, il governo ha deciso di attivare la procedura prevista dal Trattato Ue per presentare ricorso alla Corte di Giustizia europea contro un altro stato, per violazione del diritto eurounitario. E’ un gesto forte, ma necessario. Gli uffici del mio Ministero e di Palazzo Chigi stanno preparando il dossier”. “Questa attività – ha precisato polemico – è generalmente compito della Commissione”.
CALENDA: “UN ADOLESCENTE CHE FA I DISPETTI A MAMMA MELONI”
Da fonti del Ministero, è trapelato che Salvini a ottobre sarà al valico del Brennero per verificare la situazione, ed è pronto a suggerire un inasprimento dei controlli per i veicoli austriaci. Sul tema ha replicato dall’opposizione il leader di Azione, Carlo Calenda. “Oramai Salvini è nella modalità adolescente ribelle che fa i dispetti alla mamma (Meloni) – ha commentato Carlo Calenda su X -. Negoziamo con la Commissione per immigrazione e bilancio? E lui attacca la von der Leyen. Giorgia Meloni, compragli un trenino elettrico e un ponte Lego. Così il pupo si acquieta.’