(ANSA) – CATANZARO, 13 OTT – Il giudice Marco Petrini,
arrestato nei mesi scorsi, ha confermato la propria versione dei
fatti su uno dei casi di corruzione che lo riguardano, ossia
l’avere accettato denaro da parte dell’avvocato Marcello Manna –
attuale sindaco di Rende (Cosenza) – e dell’avvocato Luigi Gullo
per dare esito favorevole alle difese su due procedimenti: uno
riguardante l’imprenditore Antonio Ioele e, il più importante,
l’assoluzione del boss Francesco Patitucci, ritenuto ai vertici
del clan cosentino Lanzino-Ruà, quale mandante dell’omicidio di
Luca Bruni.
Per questi due processi Petrini, ex presidente della seconda
sezione della corte d’Assise d’Appello di Catanzaro, ha
affermato di avere accettato rispettivamente 2500 euro e 5000
euro dall’avvocato Manna. Nella prima occasione l’accordo
corruttivo sarebbe stato proposto da Petrini e nel secondo dallo
stesso avvocato Manna. Oggi, in sede di incidente probatorio
davanti al gip Giovanna Pacifico, a Salerno, il giudice, difeso
in aula dagli avvocati Francesco Calderaro e Filomena La Gamma,
ha confermato l’esistenza della corruzione e che nei video – nei
quali la Guardia di finanza di Crotone lo ha ripreso mentre
apre una busta subito dopo un incontro con Manna – stava
controllando il pagamento per l’assoluzione di Patitucci.
Nel corso dell’incidente probatorio le difese – Armando
Veneto per Manna, Michele Tedesco per Gullo e Gianluca Garritano
per Patitucci – hanno eccepito il mancato deposito di alcuni
verbali (uno del 29 febbraio) e il deposito in parte omissato
del 17 aprile. I difensori hanno anche sottolineato come
nell’interrogatorio del 31 gennaio scorso, per otto volte
Petrini abbia escluso un coinvolgimento dell’avvocato Manna
nella vicenda Patitucci.
Manna – raggiunto telefonicamente – ha sintetizzato il
pensiero difensivo affermando che esiste «una progressione di
diverse versioni della vicenda che mi accusa: il fatto non viene
mai raccontato allo stesso modo». Secondo la difesa di Petrini,
al contrario, il magistrato avrebbe confermato la propria
versione «con grande lucidità». (ANSA).