MAFIA: DIA, ‘INNOVAZIONE IN CONTRASTO A RICICLAGGIO E A INTEGRAZIONE CRIMINALITA’ ORGANIZZATA ED ECONOMICA’

Catanzaro, 7 apr. – (Adnkronos) – “Nel primo semestre del 2021 si è assistito ad un’intensificazione dei lavori legislativi finalizzati al recepimento di alcune direttive dell’Unione europea che recano importanti innovazioni alla disciplina di prevenzione e contrasto del riciclaggio e dei correlati fenomeni delittuosi. L’adozione dei relativi provvedimenti ha assunto notevole rilievo in un panorama internazionale come quello attuale contrassegnato da eventi che incidono sulla sicurezza dei vari Paesi e dall’interdipendenza delle rispettive economie ove risulta sempre più necessario prevenire e contrastare l’utilizzo del ‘sistema finanziarioper scopi illegali”. È quanto si legge nel focus “Profili evolutivi delle fonti del sistema nazionale antiriciclaggio” della Relazione Semestrale della Dia riferita al primo semestre 2021.
“Sul piano istituzionale – si sottolinea – tale esigenza travalica tuttavia gli aspetti di carattere emergenziale legandosi al costante bisogno di assicurare stabilità e competitività al ‘sistema Paese. Nel contesto delineato l’individuazione dei flussi economici di provenienza illecita veicolati attraverso il sistema finanziario assume notevole importanza nel suo aspetto macroeconomico, oltre in quello della repressione penale dei correlati delitti. Infatti, esso contribuisce a preservare l’economia legale da distorsioni in grado di alterare la libera e sana concorrenza, nonché il funzionamento dei mercati, tra l’altro inquinando la rete dei mezzi di pagamento che sostengono il circuito di distribuzione del reddito”.

(Adnkronos) – “La sostituzione, il trasferimento e ogni altra condotta di riciclaggio diretta ad ostacolare l’identificazione dell’origine illecita di capitali – si evidenzia – rappresentano dunque una grave minaccia per tutti i paesi economicamente sviluppati. Qualora poi l’origine dei capitali sia da ricondurre ai proventi della criminalità organizzata, soprattutto di tipo mafioso, le conseguenze a cui si va incontro assumono una dimensione ben più ampia. Le ingenti risorse accumulate dalle holding criminali destinate tanto ad alimentare ulteriori attività delittuose e a sostenere i costi di mantenimento delle organizzazioni, quanto a generare ulteriori profitti apparentemente leciti, vengono infatti artatamente investite nel tessuto produttivo ed imprenditoriale mediante articolati processi di mimetizzazione e sovrapposizione, tra l’altro senza l’esposizione al cosiddetto ‘rischio d’impresa”.
“La continua evoluzione dell’economia – conclude la relazione – alimenta tale minaccia in quanto i sodalizi, acquistandone maggiore cognizione, si strutturano e diversificano le proprie attività verso la commissione di reati di tipo economico, che sono più remunerativi e meno rischiosi, dando vita ad un processo d’integrazione e sovrapposizione tra criminalità organizzata e criminalità economica ancor più insidioso per l’economia legale. La prevenzione dei pericoli d’infiltrazione mafiosa e del riciclaggio dei proventi di attività criminosa rappresentano pertanto una priorità ed un comune obiettivo perseguito da tutti gli attori istituzionali e soprattutto dalle Forze di polizia allo scopo di anticipare sempre più la soglia di sbarramento ai condizionamenti delittuosi in grado di minare il sistema Paese”.
(Lro/Adnkronos)

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