Lamezia Terme: Costosi macchinari per fare tamponi inutilizzati all’ospedale

«Macchinari del valore di milioni di euro, disponibili nella Microbiologia dell’ospedale di Lamezia Terme, utili a dare la risposta dei tamponi in tempi brevi (poche ore), rimangono inutilizzati nel più completo disinteresse della Regione Calabria». Lo afferma in una nota Nadia Donato dell’Associazione Senza Nodi. «Tre – prosegue – gli strumenti utili a dare risposte per almeno 100 tamponi al giorno, uno addirittura fa due tamponi in un’ora e trenta minuti. Questi apparecchi sono all’interno della Microbiologia dell’ospedale di Lamezia Terme ed in questi mesi in cui avere una risposta all’esito del tampone sul Coronavirus è stata di estrema importanza per la vita di tutti, sono fermi o sottoutilizzati per altri virus. La strumentazione, fornita e ‘fittatà all’ospedale dalle ditte Roche e Biomerieux, ha sempre fatto della Microbiologia lametina, oggi chiusa, una delle migliori strutture della Calabria. Per farla ripartire subito basterebbero i tecnici ed i reattivi. Pare che si stia provvedendo ad ordinare qualche reattivo, magari fosse così! Ma è sempre tutto sulle spalle dei dirigenti dell’ospedale che spesso trovano un muro in Regione. Resta comunque l’enigma su quali reattivi, per quanti tamponi e per quale macchinario? E poi i tecnici? Il personale era già stato chiesto prima del Coronavirus e come tutto l’altro personale richiesto dall’ospedale non è mai arrivato, ancora oggi è tutto sulle spalle e sulla volontà dell’ospedale, la Regione tace e non ascolta. Oggi a Lamezia c’è il Laboratorio di Patologia clinica  che ha 6 tecnici e che questo anno ha lavorato 1 milione di esami di routine e oltre 300 mila in urgenza, tutto con una carenza di personale dirigente e tecnico cronica. Sono numeri che fanno poche strutture in Calabria. Da quando stiamo chiedendo la riapertura della struttura di Microbiologia a Lamezia Terme, quanti tamponi si sarebbero potuti fare? E forse bisognerebbe interrogarsi anche sul fatto che qualche vita si sarebbe salvata. L’aiuto che la Microbiologia lametina avrebbe potuto dare a Catanzaro e a tutta la Calabria, può continuare a passare come una nota inutile? Nella fase due è ancora di grande importanza aprire e far funzionare questa struttura». «Si ignora – conclude Nadia Donato – le potenzialità di questo territorio da anni, ma rendersi conto che nemmeno la grave difficoltà con la quale ci sta facendo confrontare il Covid 19, nemmeno il pericolo e la morte porta ‘chi di doverè a valutare cosa può fare l’ospedale di Lamezia Terme a favore di tutti, è veramente, incredibile».

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