Lamezia: sequestrata “santabarbara” e denaro contante a presunto usuraio

LA Guardia di Finanza di Lamezia Terme ha sequestrato un vero e proprio arsenale (ordigni esplosivi, materiale esplodente) e denaro contante. Nel corso delle attività di perquisizione correlate all’arresto di Carmelo Furci, 48 anni, accusato di usura ed estorsione, infatti, i militari del gruppo della Guardia di Finanza di Lamezia Terme, nell’ambito dell’operazione “Buitre malo”, hanno  rinvenuto una vera e propria “santabarbara”. Le operazioni di esecuzione, nella mattinata del 12 novembre scorso,  dell’ordinanza di misura cautelare personale e reale disposta dal gip presso il Tribunale di Lamezia Terme, su richiesta della Procura, nei confronti di  Furci,  non hanno infatti avuto termine con l’arresto del presunto usuraio. Sette pistole, dieci caricatori, sette quintali di artifizi pirotecnici di varia categoria, in parte anche clandestini, ed un ordigno costruito artigianalmente di circa un chilo con elevata potenzialità lesiva. E’ il materiale recuperato dai finanzieridel Gruppo di Lamezia Terme nel corso di perquisizioni effettuate in due appartamenti nella disponibilità – anche se formalmente non riconducibili a lui – di Carmelo Furci, arrestato due giorni fa per usura ed estorsione. Delle sette pistole, due revolver e cinque semiautomatiche, tutte perfettamente funzionanti, ben oleate e pronte all’uso, tre sono clandestine, in quanto con matricola abrasa, due sono risultate provento di furto e per altre due sono in corso gli accertamenti per stabilire la provenienza. I finanzieri hanno anche trovato 645 munizioni di vario calibro. Nell’altro appartamento, gli investigatori hanno trovato il materiale pirotecnico e l’ordigno che sono stati immediatamente rimossi in quanto pericolosi per l’incolumità degli abitanti del palazzo. I finanzieri, inoltre, hanno trovato, nascosti in un intercapedine di un mobile, 167.000 euro in contanti, suddivisi in «mazzette» confezionate «sottovuoto». Furci è stato trovato in possesso anche di indumenti inm dotazione alla polizia penitenziaria, sulla cui provenienza sono in corso indagini. L’uomo, quindi, oltre a usura ed estorsione, adesso è accusato anche di detenzione abusiva di armi comuni da sparo, anche clandestine, ricettazione, detenzione illecita di
materiali esplosivi ed esplodenti.Sulle pistole sequestrate saranno effettuate indagini balistiche per stabilire se siano state usate per atti
criminosi. (ANSA).

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