La Commissione europea informa sullo stato dell’arte del progetto della metro Cosenza-Rende-Unical

La Commissione europea informa sullo stato dell’arte del progetto della metro Cosenza-Rende-Unical. A chiedere chiarimenti, l’europarlamentare del M5S Laura Ferrara, attraverso un’interrogazione sulla possibilità di rimodulare i 160 milioni di euro di fondi Por 2014-2020, destinati alla realizzazione della metro, investendoli in altre priorità. Elisa Ferreira, a nome della Commissione europea, risponde che alla fine di febbraio 2020 Tommaso Calabrò della Regione Calabria “ha comunicato alla Commissione in forma scritta che i costi stimati sono aumentati di ulteriori 60 milioni di euro”.
“Tale aumento mette in discussione la redditività economica del progetto sulla base delle valutazioni effettuate nel 2012. La Regione Calabria attraverso l’autorità di gestione del POR – si legge nella risposta scritta all’interrogazione dell’europarlamentare del Movimento 5 Stelle Laura Ferrara – ha inoltre comunicato che l’attuazione del progetto sta risentendo di gravi ritardi e che intende ritirarlo. La Commissione europea non ha tuttavia ricevuto finora alcuna dichiarazione ufficiale di ritiro”. Il Comune di Cosenza, con una nota del vicesindaco ed assessore alla riqualificazione urbana di Francesco Caruso, dichiara aver “chiesto alla Regione Calabria di imprimere un’accelerazione ai lavori della metrotranvia e del Parco del Benessere ed anche di stanziare incentivi per i cittadini disposti ad abbandonare mezzi inquinanti come le auto in città, in favore di una mobilità sostenibile”.
Spetta ora alla Regione Calabria agire e decidere. Qualora rinunciasse alla realizzazione della metrotranvia, potrebbe scegliere se investire i finanziamenti comunitari nel settore trasporti o godere della permesso concesso “agli Stati membri di mobilitare le risorse del Fondo di coesione e destinarle – è ribadito nella risposta della Commissione europea – a tre priorità fondamentali per far fronte all’attuale emergenza e alle relative ripercussioni economiche: la spesa sanitaria, il sostegno ai regimi di riduzione dell’orario lavorativo e il sostegno al capitale circolante delle piccole e medie imprese”.
(Mit/Adnkronos)

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi