(ANSA) – REGGIO CALABRIA, 13 APR – «Ti fazzo squagliare ‘nta
l’acido dai rosarnisi». È la frase con cui Ilaria Sturiale, la
moglie di Agostino Ascone, l’imprenditore agricolo scomparso dal
27 dicembre da Amato di Taurianova, avrebbe minacciato la
cognata. Sin dal primo giorno, infatti, i familiari di Ascone le
chiedevano spiegazioni della propria condotta e delle
contraddittorie versioni fornite ai carabinieri sull’ultimo
pomeriggio di vita del marito. Le parole della donna sono state
intercettate dai carabinieri nel corso delle indagini coordinate
dal procuratore di Reggio Calabria Giovanni Bombardieri,
dall’aggiunto Gaetano Paci e dal pm Francesco Ponzetta che, nei
giorni scorsi, hanno emesso un provvedimento di fermo nei
confronti della Sturiale, dell’amante Salvatore Figliuzzi e di
Giuseppe Trapasso.
«Non c’è niente che se c’era qualche cosa già ci avevano
arrestato… Hai capito… se c’era qualche cosa già ci avevano
arrestato», dice sempre la Sturiale intercettata. Alcune
conversazioni tra gli indagati sono esplicite. Come quella in
cui Figliuzzi confida alla Sturiale una sua preoccupazione dopo
la scomparsa di Ascone: «Lo sai qual è la paura mia. Il freno a
mano…». «Mannaggia la puttana! Che non l’hai pulito?… no». È
stata la risposta della donna. Pochi giorni dopo la scomparsa di
Ascone, infatti, Sturiale e Figliuzzi stavano progettando di
andare a vivere assieme. Cosa che, per gli inquirenti, avrebbero
fatto effettivamente oltre ad aver acquistato pure due fedine
per le quali hanno ricevuto «financo la loro ‘benedizionè – è
scritto nel provvedimento di fermo – dinanzi ad un non
identificato prete, convinto di avere a che fare con una coppia
che stesse preparando il proprio matrimonio». A meno di dieci
giorni dalla scomparsa del marito, inoltre, Ilaria Sturiale al
telefono con l’amante stava già pensando al futuro e «oltre a
voler lasciare subito l’abitazione coniugale, prospettava che
avrebbe potuto chiedere immediatamente il reddito di
cittadinanza per sostenersi, senza mai prendere in
considerazione la circostanza che il marito scomparso potesse
tornare». «Allora – sono le parole della Sturiale – io facendo
il reddito di cittadinanza a me può essere che me lo danno…».
Alla moglie di Ascone, a inizio gennaio, era stato notificato
un avviso di garanzia per favoreggiamento. «Anche il carcere mi
devo fare… – ha commentato Ilaria Sturiale parlando con
l’amante – ti rendi conto… ah… ti rendi conto! anche il
carcere mi devo fare? anche il carcere mi devo fare… vieni con
me Salvatore! tu dici che ne esco da questa situazione? ah?».
Intercettato, Figliuzzi avrebbe sostenuto di aver avuto
rassicurazioni dall’avvocato: «Mi ha detto e se ti arrestano a
te, io in venti giorni ti caccio fuori! Sempre se non hai
qualcosa a livello tipo di telecamere, di queste cose qua… io
non ho niente di telecamere». (ANSA).