Il ministro Bonafede all’Aula bunker di Lamezia Terme: ” Segnale importante, lo Stato in Calabria”

“Nel luglio 2020 è stato firmato il protocollo d’intesa per la realizzazione di questa aula bunker. A distanza di cinque mesi l’aula bunker è praticamente pronta”. Lo ha affermato il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, dopo il sopralluogo effettuato stamattina nei locali della nuova aula bunker di Lamezia Terme (Cz), dove si celebrerà anche il processo Rinascita-Scott.
“Parliamo – ha aggiunto il ministro – di un’aula bunker con una capienza di circa un migliaio di persone in distanziamento anti Covid. Secondo me, possiamo dirlo con orgoglio, è un momento in cui le Istituzioni dimostrano che quando c’è la volontà di portare avanti un progetto e di realizzarlo, quel progetto viene realizzato non solo in tempi rapidi ma, permettetemi di dirlo, anche in tempi difficili. Perché in un periodo come quello che sta vivendo il nostro Paese, il fatto che la pubblica amministrazione abbia portato avanti un progetto come questo, così ambizioso, e lo abbia realizzato in tempi rapidi, è un segnale generale molto importante”. Il governo, ha sottolineato il ministro, “porta avanti la lotta contro le mafie senza tregua, ed è una lotta alle mafie che si porta avanti quotidianamente, e quest’aula bunker è anche un segnale di presenza dello Stato qui in Calabria, in una terra difficile, perché deve essere chiaro che i processi, anche quelli più impegnativi, i processi di ‘ndrangheta, sono processi che si celebrano in questa terra. Qui in Calabria lo Stato è presente”.

Poi Bonafede ha concluso: “Ed è anche, permettetemi di dirlo, un segnale di vicinanza a tutti quei magistrati che ogni giorno portano avanti la lotta alla ‘ndrangheta anche età quotidianamente tra mille difficoltà. E in generale voglio dirlo a tutti gli operatori della giustizia, a tutti gli addetti ai lavori, a tutti gli avvocati, che potranno usufruire, qui in questa terra, di un’aula bunker che rappresenta veramente un progetto molto importante realizzato come segnale anche di efficienza. E permettetemi di ringraziare il presidente Introcaso, il dottor Gratteri, il procuratore generale, tutta la conferenza permanente, perché questo è anche il simbolo di una collaborazione tra il ministero, gli uffici giudiziari, la regione, il demanio, il commissario straordinario Arcuri. Insomma, le istituzioni lavorano insieme nella lotta alle mafie e nel portare avanti progetti più ambiziosi”.  Il Guardasigilli era accompagnato nel sopralluogo dal Presidente della Corte d’Appello di Catanzaro, Domenico Introcaso, dal Procuratore generale f.f. Beniamino Calabrese e dal Procuratore della Repubblica di Catanzaro Nicola Gratteri.
(Lro/Adnkronos)

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