(ANSA) – CATANZARO, 03 SET – «L’Assessore regionale
all’Agricoltura Gianluca Gallo riaccende i riflettori sulla
delibera con cui, il 10 agosto scorso, la Deputazione
amministrativa del Consorzio di bonifica integrale dei Bacini
dello Jonio Cosentino, con sede a Trebisacce, in assoluta
autonomia ed evitando il ricorso a qualsiasi procedura ad
evidenza pubblica, ha proceduto in un colpo solo, nello
specifico, alla proroga di 3 contratti a tempo determinato,
all’assunzione di 3 unità a tempo indeterminato, alla stipula di
7 nuovi contratti a tempo determinato ed all’assunzione di
almeno altre 20 unità di nuovo personale di campagna a tempo
determinato. Il tutto per una spesa pari, fino al 31 Dicembre
2020, ad euro 59.180,00 per il personale avventizio ed euro
95.300,00 per quello impiegatizio». E’ quanto si afferma in un
comunicato dell’Assessorato regionale all’Agricoltura.
«La preventiva contrarietà della Regione a tale iniziativa
– afferma Gallo – non è stata tenuta in alcun conto dai vertici
del Consorzio, che nell’esercizio della propria autonomia
gestionale e giuridica hanno invece ritenuto di procedere ad
assunzioni giustificate con la necessità di sopperire ai vuoti
aperti dai recenti pensionamenti, scegliendo la via della
chiamata diretta e senza tenere in alcun conto le difficoltà di
ordine finanziario che paralizzano le attività dell’ente.Eravamo
e restiamo fermamente contrari a nuove assunzioni, slegate da
una complessiva riorganizzazione del sistema consortile e da una
preliminare valutazione della sostenibilità dei costi sul medio
e lungo periodo».
«Ci conforta sapere – prosegue l’assessore – che
organizzazioni di categoria e sindacati, condividendo le
critiche all’atto adottato dal Consorzio e la posizione da me
espressa, abbiano sostenuto anche pubblicamente il bisogno di
un’inversione di rotta. Da qui l’esortazione allo ‘Jonio
Cosentinò a voler procedere in autotutela alla revoca della
delibera in questione, ferma restando l’attivazione dei poteri
di vigilanza e controllo da parte della Regione, a tutela dei
diritti dei consorziati e della stessa credibilità dei Consorzi,
il cui operato è indispensabile per l’agricoltura calabrese».
(ANSA).