Favoreggiamento latitanza boss e concorso in violenza privata, assolti due avvocati di Lamezia

(ANSA) – CATANZARO, 28 OTT – Il gup di Catanzaro Paola
Ciriaco ha assolto «perché il fatto non sussiste» l’avvocato di
Lamezia Terme Antonio Larussa e la sua assistente di studio
Tullia Pallone. Il penalista era imputato per favoreggiamento
della latitanza di Daniele Scalise, elemento di spicco
dell’omonima cosca, procurata inosservanza della pena e violenza
privata ai danni dell’avvocato Francesco Pagliuso, ucciso nel
giardino della propria abitazione la notte del 9 agosto 2016.
Entrambi i reati contestati erano aggravati dal metodo mafioso
perché, secondo l’accusa, sarebbero stati commessi per
“agevolare l’attività della ‘ndrina degli Scalise». Pallone era
invece accusata di favoreggiamento semplice perché secondo i pm
avrebbe aiutato Larussa a eludere le investigazioni.
Il 12 febbraio scorso nei loro confronti il pm della Dda di
Catanzaro, oggi sostituto a Palmi, Elio Romano aveva chiesto
rispettivamente 3 anni e un anno di reclusione. A costituirsi
parte civile in questo processo era intervenuta la Camera penale
di Lamezia Terme con l’avvocato Marcello Manna e i familiari
dell’avvocato Francesco Pagliuso assistiti dagli avvocati
Bonaventura Candido, Nunzio Raimondi e Salvatore Staiano.
L’impianto accusatorio è stato però smontato dal Gup, che ha
assolto gli imputati. (ANSA).

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