(ANSA) – REGGIO CALABRIA, 04 DIC – Si rifornivano di cocaina,
marijuana ed eroina nella zona di Sant’Eufemia d’Aspromonte e
Sinopoli e poi la spacciavano a Reggio Calabria nei locali della
movida e nei pressi degli istituti scolastici del centro
storico. Il processo «Random» si è concluso con 12 condanne e 4
assoluzioni. La sentenza del gup Federica Brugnara è arrivata
per gli imputati che hanno scelto il rito abbreviato. Il
processo è nato da un’inchiesta dei carabinieri che, nell’agosto
2019, avevano eseguito numerose ordinanze di custodia cautelare
su richiesta della Direzione distrettuale antimafia di Reggio
Calabria, guidata dal procuratore Giovanni Bombardieri. Le pene
più pesanti sono state inflitte a Francesco Lonano e Davide
Divino condannati rispettivamente a 16 anni e 3 mesi di carcere
e a 15 anni e 6 mesi. Sono loro, secondo la Procura, i presunti
capi dell’organizzazione criminale. Secondo gli inquirenti,
infatti, si occupavano del trasferimento della droga verso il
capoluogo reggino, del taglio e del confezionamento in dosi per
la successiva cessione della droga. Tra gli altri, il gup ha
giudicato colpevoli Lahcen Najih (10 anni e 11 mesi di
reclusione) e Giuseppe Campicelli (10 anni e 8 mesi). Sono stati
assolti, invece, Umberto Sarica, Andrea Sarica, Antonio Macrì e
Francesco Florio. (ANSA).