(ANSA) – CATANZARO, 05 NOV – «La Calabria è zona rossa non
per il numero di contagi, ma per il basso livello di
ospedalizzazione. Si tratta comunque di un’ingiustizia per i
cittadini, per questo ho chiesto ai parlamentari calabresi di
unirci per chiedere una revisione di questo provvedimento che
non trova, appunto, legittimazione nei numeri». Lo afferma, in
una dichiarazione, il senatore di Italia Viva, Ernesto Magorno,
sindaco di Damante.
«Sia chiaro, se siamo arrivati a questo punto – prosegue
Magorno – le responsabilità non possono che essere ascritte
all’operato della Giunta regionale che, pur avendo avuto risorse
per oltre 80 milioni di euro dal Governo, non è intervenuta in
modo da mettersi in linea con quelle che erano le esigenze per
affrontare al meglio la seconda ondata di contagi. Manca il
centro Covid regionale, non sono stati individuati i
Covid-hotel, non si sono concretizzate le assunzioni di
personale medico e paramedico e, infine, non si sono ampliati i
posti in terapia intensiva e sub-intensiva. Un quadro desolante.
Bisogna agire in fretta, perché i fondi non mancano. E se da un
lato è necessario imprimere una svolta sul lato della sanità,
dall’altro non bisogna trascurare il lato sociale. Nessuno deve
essere lasciato indietro».
«Sull’esempio del Governatore della Campania, De Luca, –
sostiene ancora il senatore di Iv – vanno integrate le pensioni
minime e sociali, bisogna erogare, subito, contributi alle
attività produttive e alle persone senza reddito e, infine,
occorre un piano di sostengo ai comuni per il personale. C’è
modo di porre fine a quest’incubo, ma bisogna fare presto».
(ANSA).