Roma, 30 giu. (Adnkronos) – Colate di cemento e consumo di suolo costiero, cattiva depurazione delle acque, pesca di frodo incontrollata: nel 2019 sono state oltre 23mila le infrazioni accertate da Capitanerie di porto e forze dell’ordine, +15,6% aggressioni illegali all’ecosistema marino rispetto al 2018 e 520 milioni di euro di beni sequestrati, anch’essi in crescita (6.486 i sequestri effettuati con un incremento dell’11,2%). E’ quanto emerge da Mare Monstrum 2020, dossier redatto dall’Osservatorio nazionale Ambiente e legalità di Legambiente, su dati di forze dell’ordine e Capitanerie di porto, che vede oltre la metà delle infrazioni contestate (il 52,3%) concentrarsi tra Campania, Puglia, Sicilia e Calabria. Secondo la fotografia restituita da Mare Monstrum, in testa ai reati nelle Regioni litoranee quelli legati al ciclo del cemento (il 42,5% del totale), comparto nel quale è la Campania a guidare la classifica, seguita da Puglia, Lazio, Calabria e Sicilia. Seconda voce con il maggior peso nel dossier, il mare inquinato, correlato al problema della depurazione: le maggiori criticità in Sicilia, Calabria e Campania. Nel complesso, l’inquinamento da cattiva depurazione, scarichi fognari e idrocarburi ha registrato 7.813 infrazioni nel 2019, il 33,1% delle illegalità accertate a danno del mare.
C’è poi il capitolo pesca illegale che rappresenta il 22% delle infrazioni accertate, con 555mila chili di pescato, 69mila metri di reti killer e oltre 7.500 attrezzi da pesca sequestrati: in testa la Sicilia, seguita da Campania, Puglia, Liguria, Sardegna.
“I dati di Mare Monstrum e delle Golette dello scorso anno ci parlano di acque in preda a vecchie e nuove minacce. Dal marine litter, cui si aggiunge la dispersione dei dispositivi di protezione, agli scarichi illegali e all’abusivismo. Per questo, siamo pronti a ripartire con Goletta Verde e Goletta dei laghi in una formula inedita per capillarità e diffusione – spiega Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente – In campo, nel 2020, una straordinaria operazione di citizen science, con centinaia di volontari impegnati direttamente nei campionamenti delle acque e nel censimento dei rifiuti lungo le coste”.
(Rof/Adnkronos)