Gli attivisti del Comitato Ambientale Presilano hanno denunciato per inquinamento ambientale il presidente della Regione Calabria Jole Santelli. Il gruppo ambientalista che da anni contrasta le irregolarità legate alla gestione della discarica di Celico, alle porte del Parco Nazionale della Sila in provincia di Cosenza, chiede con forza l’intervento della magistratura a tutela della salute pubblica. Con l’ordinanza regionale n. 45 del 20 febbraio 2020 il sito è stato destinato ad accogliere 300 tonnellate di rifiuti al giorno per gestire l’emergenza.
Un provvedimento che secondo quanto espresso dagli attivisti in una nota “provoca un ulteriore avvelenamento dell’aria che respiriamo e viola il fragile ecosistema del vasto territorio della presila cosentina, unico al mondo e già da anni abusato. È stata la stessa Mi.Ga. (oggi E-Waste) a scrivere al Prefetto di Cosenza che, con l’ordinanza con la quale la Regione dispone lo sversamento di 300 tonnellate al giorno di rifiuti nella discarica di Celico, si opera una conclamata violazione della normativa ambientale”.
(Mit/Adnkronos)
“Le prescrizioni imposte dal Dipartimento Ambiente nel 2017 ricorda il Comitato Ambientale Presilano – mettevano una pezza ai disagi provocati da un impianto realizzato in un luogo non idoneo, limitandoli, ma purtroppo non eliminandoli. Chi intende violare quelle prescrizioni mette ancora una volta a rischio la salute dei cittadini che vivono nei dintorni della discarica. La puzza pestilenziale che ieri sera avvolgeva Rovito ne è un’ulteriore prova. Adesso intervenga la Procura della Repubblica, blocchi gli sversamenti e, se necessario, sequestri la discarica”.
(Mit/Adnkronos)