Catanzaro, 3 ott.(Adnkronos) – Se ne stava nel bagno della sua cella del carcere di Vibo Valentia, nel circuito di Alta sicurezza, a parlare al cellulare, finché un agente della Polizia penitenziaria non l’ha colto sul fatto. A denunciare l’accaduto è Francesca Bernardi, segretario territoriale del sindacato Uilpa Polizia penitenziaria, che da un lato esprime “apprezzamento per l’opera svolta dal reparto del Corpo di polizia penitenziaria della casa circondariale di Vibo Valentia”, ma dall’altro sottolinea “la frustrazione per un’Amministrazione penitenziaria e, soprattutto, per una politica che non assumono provvedimenti tangibili e concreti, quali l’introduzione nell’ordinamento di uno specifico reato che sanzioni questo tipo di condotte, così da contrastare un fenomeno che è ormai dilagante in tutto il Paese”.
(Lro/Adnkronos)