Crotone: Torromino, “troppa incertezza per i lavoratori della Abramo Customer”

(ANSA) – CROTONE, 29 AGO – «La situazione di precarietà in
cui vivono ormai da troppo tempo i lavoratori della Abramo
Customer Care, non può continuare ad essere demandata solo alle
sigle sindacali. La società di call center, una delle realtà
Crotonesi che da lavoro a centinai di addetti, da troppo tempo
vive in uno stato di incertezza con la conseguente agitazione
che regna tra i lavoratori. Sempre più spesso sui giornali o nei
comunicati diramati dalle sigle sindacali leggiamo notizie
sconfortanti. L’ultima di oggi, in cui si paventano i
licenziamenti di 107 dipendenti per una mancata applicazione
della clausola sociale, il che è inaccettabile soprattutto
perché a emettere il bando è stato un Ente pubblico». Lo
sostiene, in una nota, il deputato di Forza Italia Sergio
Torromino.
«Mentre qualcuno – aggiunge – cercando le luci della ribalta
nel marasma di una campagna elettorale, sfruttando l’occasione
per ripristinare agli occhi dei cittadini una verginità persa da
troppo tempo, io in qualità di deputato della Repubblica
Italiana già nei primi giorni di agosto ho incontrato il
referente regionale della Cisl Francesco Canino per maggiori
delucidazioni sulle problematiche specifiche dei 107 lavoratori
e sulla situazione generale che vede coinvolti tutti i
dipendenti della Abramo. È stato già avviato l’iter parlamentare
per interrogare la Consip ed il Comune di Roma. Nei prossimi
giorni, ad apertura delle aule parlamentari, verrà
calendarizzata un’interrogazione in commissione attività
produttiva, quella competente e di cui faccio parte, per
addivenire ad una soluzione che possa salvaguardare i livelli
occupazionali del nostro territorio. In questo momento, così
come lo sono sempre stato, sono vicino ai lavoratori della
Abramo Customer Care garantendo il massimo impegno. Mi batterò
insieme a loro affinché non un solo posto di lavoro vada
perduto».
«Rinnovo l’apertura verso la società stessa e le sigle
sindacali- conclude Torromino – per cercare insieme, ognuno per
la propria competenza, quelle che possono essere le strategie da
mettere in campo, con il supporto della regione Calabria e del
Parlamento. Agli altri lascio le parole, io preferisco agire nel
silenzio compiendo i fatti». (ANSA).

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