(ANSA) – CROTONE, 04 DIC – Sono quasi 760 gli anni di carcere
che il pm Domenico Guarascio ha chiesto per 60 dei 78 imputati
nel processo scaturito dall’operazione Stige grazie alla quale
nel 2018 la Dda di Catanzaro mise in luce i collegamenti tra la
cosca Farao-Marincola di Cirò, la politica e l’economia del
territorio.
Per 18 imputati il pm ha chiesto l’assoluzione.
Guarascio, nel corso di una requisitoria durata tre udienze,
ha ripercorso ogni tappa dell’inchiesta e ricostruito
l’intricato puzzle di collegamenti tra gli esponenti della
cosca, i politici e gli imprenditori del territorio che, secondo
l’accusa, avevano agevolato il clan nei suoi affari illegali.
Tra gli imputati di associazione mafiosa ci sono anche gli ex
sindaci di Cirò Marina e Strongoli, Nicodemo Parrilla (che al
momento dell’arresto era anche presidente della Provincia di
Crotone) e Michele Laurenzano, per i quali il pm ha chiesto 12
anni di reclusione ciascuno. Vent’anni invece la richiesta per
l’ex assessore comunale di Cirò Marina, Giuseppe Berardi. Due
gli anni di reclusione chiesti per gli ex consiglieri del Comune
di Crucoli Tommaso Arena e Gabriele Cerchiara, che devono
rispondere del reato di intestazione fittizia di beni.
Le richieste di condanna più pesanti hanno riguardato i
vertici della cosca: 24 anni per i boss di Cirò Giuseppe e
Silvio Farao e per Vincenzo Giglio, ritenuto a capo della cosca
di Strongoli; 20 anni per Pasquale Spadafora, ritenuto il capo
della cosca a San Giovanni in Fiore; 18 anni per il figlio di
Silvio Farao, Giuseppe, per Vincenzo Farao e Francesco Morrone
Tra gli imprenditori che la Dda ritiene collusi alla cosca il
pm ha chiesto 16 anni per Antonio Giorgio Bevilacqua, titolare
dell’azienda di smaltimento rifiuti Derico, e 12 anni per
Valentino Zito, titolare dell’omonima cantina, il cui fratello
per lo stesso reato è stato assolto in abbreviato.
Gli imputati per i quali é stata chiesta l’assoluzione sono
Cataldo Aloisio, Caterina Aloisio, Laura Aloisio, Sante Aulisi,
Massimo Diego Caterisano, Marco Gaiba, Antonio Gambardella,
Maria Giulia Lombardo, Franco Lucente, Francesco Maiolo, Antonio
Manica, Filippo Mazza, Francesco Mazzea, Vincenzo Muto
Caterisano, Alessandro Nigro, Salvatore Quattromani, Fabio
Riillo e Angela Rizzo. (ANSA).