(ANSA) – REGGIO CALABRIA, 10 NOV – «Il presidente facente
funzioni Nino Spirlì ha la straordinaria capacità di stupirci
sempre: stavolta non si è nemmeno accorto che la Regione
Calabria, d’intesa con il commissario, lo scorso 18 giugno,
aveva adottato il decreto 91 per il riordino della rete
ospedaliera Covid indicando con precisione minuziosa la
creazione in tutti gli ospedali di Terapie intensive e
subintensive e l’adeguamento dei Pronto Soccorso con percorsi
dedicati, Radiologie e Tac dedicate». Il Gruppo del Pd alla
Regione Calabria rileva così, è scritto in una nota, la
“sovrapposizione» del nuovo atto a quello precedente, che di
fatto è stato «ignorato».
«L’ordinanza di oggi – affermano gli esponenti democratici –
è illegittima ed è solo un atto di propaganda politica. Spirlì
dovrebbe giustificarsi con i calabresi perché non ha dato
attuazione al decreto 91: adesso sarebbero già possibili nuove
Terapie intensive e ricoveri in degenza ordinaria dedicati
Covid. In particolare, erano previste 134 Terapie intensive così
suddivise: 6 per l’Asp di Vibo, 14 per l’Asp di Reggio Calabria,
3 per l’Asp di Crotone, 18 per l’Asp di Cosenza, 6 per l’Asp di
Catanzaro, 18 per il policlinico universitario Magna Graecia, 20
per l’Azienda ospedaliera di Reggio Calabria, 34 per l’Azienda
ospedaliera di Cosenza e 15 per quella di Catanzaro. A ciò si
dovevano aggiunge 123 Terapie subintensive». I consiglieri
regionali del Pd entrano ulteriormente nel dettaglio e precisano
che «questo decreto era stato prodotto di concerto con il
Dipartimento Salute, quindi con la Giunta regionale. Spirlì,
pertanto, non poteva non sapere».
“Basta chiacchiere, dobbiamo uscire da questa situazione con
proposte concrete ed attuabili» concludono i consiglieri dem.
(ANSA).