(ANSA) – CATANZARO, 24 NOV – La città di Catanzaro ha 56
posti letto Covid, 46 di sub intensiva e 16 più sei di intensiva
all’ospedale Pugliese; il policlinico universitario «Mater
Domini» ha dato disponibilità di 36 posti letto, di cui dieci
sub intensiva e sei intensiva. A darne notizia, nel corso di una
conferenza stampa, il sindaco Sergio Abramo che ha comunicato le
decisioni assunte ieri dopo una riunione avuta con le Asp
dell’area centrale della Calabria. «La situazione dei posti
letto di Catanzaro – ha spiegato il sindaco – rischiava di
collassare. C’è stata quindi la necessità di capire con le altre
Asp che aiuto potessero dare».
L’Asp di Vibo ha dato la disponibilità per inserire
nell’ospedale 36 posti Covid con due unità sub intensive e otto
intensive che si aggiungono a 28 posti letto. Tropea ha dato la
disponibilità di 22 posti che possono essere attrezzati anche
come sub intensiva. Lamezia Terme ha dato la disponibilità di 30
posti di cui sei sub intensiva. Crotone, che ad oggi ha 43 posti
Covid, ha previsto 3 posti di intensiva. «Avremo – ha
sottolineato Abramo – un totale di 223 posti Covid nell’area
centrale della Calabria, di cui 86 sub intensiva e 39 intensiva.
Come posti Covid dovremmo avere 180 posti, ne abbiamo 43 in più.
Potremmo avere ancora altri posti all’interno dell’università,
ma ad oggi non serve». Questa distribuzione eviterà il
trasferimento del reparto di Psichiatria del Pugliese che conta
10 posti letto. «Una regia dell’area centrale – ha chiarito
Abramo – che ci consentirà, nel momento in cui arriverà la
chiamata di gestire il malato non grave che non necessita di
terapia intensiva, su tutte le tre province». Nel corso
dell’incontro con i vertici Asp si è discusso anche di tamponi.
“Per alleggerire i laboratori del capoluogo dove vengono
processati quelli dell’intera area centrale, ma non solo – ha
detto – abbiamo ordinato un’altra macchina che arriverà entro
fine mese, però abbiamo individuato otto laboratori privati che
apriranno nell’immediato in tutta la Calabria se riusciremo ad
avere l’ordinanza regionale. Ho fatto inserire, inoltre, alcune
cliniche private che vorrebbero utilizzare i propri laboratori
per farsi i tamponi per il personale e i malati».
Il sindaco ha poi escluso l’apertura di Villa Bianca per la
gestione dell’emergenza Covid: «Servono 12 milioni di euro e
tempo per renderla operativa e ora non c’è questo tempo».
(ANSA).