(ANSA) – COSENZA, 30 NOV – Tutto fermo all’ospedale da campo
dell’Esercito italiano a Cosenza. L’unico servizio attivo sin
dall’inizio, è quello del laboratorio per processare i tamponi,
ma i 40 posti letto, più i tre di terapia sub intensiva, sono
ancora inutilizzati nonostante, secondo quanto riporta il
bollettino dell’Azienda Sanitaria provinciale di ieri, in Pronto
soccorso ci siano 5 pazienti positivi al Covid in attesa di
essere allocati in reparto e solo ieri sono decedute 7 persone.
Secondo quanto riferito dal commissario dell’Azienda ospedaliera
Giuseppina Panizzoli «solo sabato la Regione Calabria ha inviato
una nuova determina del presidente ff Nino Spirlì, che chiarisce
le modalità di gestione e utilizzo dell’ospedale da campo da
parte dell’Annunziata di Cosenza».
Nella delibera (n. 89 trasmessa alle ore 22 del 28 novembre
2020), Spirlì richiede l’avvio di «protocolli d’intesa per la
definizioni di percorsi metodologici delle procedure
organizzative ed operative» tra l’Azienda ospedaliera e
l’Esercito Italiano. «Non ho idea delle tempistiche – chiarisce
la Panizzoli – perché devo capire cosa c’è già nell’ospedale da
campo, la gestione del personale e rendermi conto come avviare
fattivamente, cosa dobbiamo fare noi e cosa loro». Rispetto alla
situazione dell’ospedale dell’Annunziata la Panizzoli precisa:
“i posti letto che abbiamo creato sono saturi ma la situazione è
sotto controllo. Ci sono meno persone in attesa in Pronto
Soccorso rispetto ai giorni scorsi». Dall’Esercito fanno sapere
che sono in attesa di ricevere disposizioni e concordare le
attività con gli altri enti che concorrono alla gestione
dell’ospedale da campo. (ANSA).