Coronavirus: Cosenza, in quarantena 60 medici a contatto con un paziente contagiato

“La Federazione dei medici di Medicina generale di Cosenza mi ha informato di aver ricevuto dall’Asl una telefonata con la quale venivano avvisati che un informatore scientifico risultato positivo al test del Coronavirus, avrebbe fornito i nomi dei medici che aveva registrato in agenda negli ultimi 14 giorni, con i quali, dunque, era stato in contatto. Si tratta di 60 medici a rischio quarantena, a quanto pare già in quarantena. Migliaia di persone rischiano di trovarsi senza medico di base”. Lo dichiara all’AdnKronos Silvestro Scotti, segretario della Federazione dei Medici di Medicina Generale (Fimmg). “E chiaro – aggiunge – che gli operatori scientifici periodicamente fanno pure la loro formazione e molto spesso questa si svolge presso le sedi aziendali. Non so per quale ditta lavori questo informatore, ma è probabile che possa essere stata svolta anche in Lombardia, piuttosto che in Veneto, nelle zone che fino a qualche tempo erano ancora più a rischio”.

Il punto, spiega Scotti, è che “a questi colleghi probabilmente faranno immediatamente il tampone, per cercare di farli rientrare, con tutte le garanzie per i loro pazienti, ma a questo punto vanno dotati, insieme a tutti gli altri medici, dei dispositivi di protezione individuale”. Il caso in questione, spiega Scotti, “va valutato nell’ottica del contenimento, perché di fatto la Calabria ha un numero di casi relativamente scarso, quindi si crea ancora la necessità di determinare la valutazione dei contatti per cercare di evitare al massimo, circoscrivendo e isolando, la possibilità dello sviluppo di focolai autoctoni. Sempre che siamo ancora in tempo per farlo. Ma questo nessuno lo può dire. Ce lo dice solo la numerosità dei casi, e quella dei calabresi è bassa, forse anche per via delle caratteristiche del territorio che creano un isolamento logistico, un isolamento che però, qualora si sviluppasse la patologia, sarebbe un dramma rispetto alla capacità di portare soccorsi in alcune zone della Calabria”.
(Lro/Adnkronos)

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