(ANSA) – CATANZARO, 29 MAG – Il Tribunale del Riesame di
Salerno ha deciso di comminare all’ex giudice della Corte
d’Appello di Catanzaro Marco Petrini, una misura cautelare meno
afflittiva del carcere e lo ha destinato ai domiciliari in un
convento in Calabria.
Finito al centro dell’inchiesta Genesi condotta dalla Procura
di Salerno per una serie di ipotesi di reati di corruzione
giudiziaria, Petrini era stato arrestato lo scorso 15 gennaio.
Dopo avere reso una serie di interrogatori ai pm campani era
stato mandato ai domiciliari salvo essere ricondotto in carcere
il 29 aprile con l’accusa di inquinamento probatorio poiché
avrebbe reso dichiarazioni mendaci in almeno due interrogatori.
Il Tribunale del Riesame di Salerno che ha così accolto la
richiesta avanzata dagli avvocati Francesco Calderaro e Agostino
De Caro, che difendono Petrini.
L’ex giudice è accusato di aver intascato mazzette, beni
materiali e prestazioni sessuali con la promessa di
“interferire» con i processi in corso nella Corte d’Appello e
nella Commissione tributaria provinciale di Catanzaro. (ANSA).