Catanzaro: Rolex al giudice per ricorsi, indagato cancelliere

La procura di Salerno, nell’ambito dell’inchiesta ‘Genesì che ha portato all’arresto di Marco Petrini, ex presidente di sezione della Corte di assise di Catanzaro, ha iscritto nel registro degli indagati Massimo Sepe, cancelliere della Commissione tributaria provinciale di Catanzaro (di cui Petrini era presidente). Secondo gli inquirenti, che stamattina hanno ordinato una serie di perquisizioni e acquisizioni di nuovi documenti proprio negli uffici della Commissione tributaria, Sepe, indagato per corruzione in atti giudiziari, avrebbe regalato al giudice degli oggetti preziosi, quali orologi Rolex, Panerai, Hublot e Cartier, in cambio dell’accoglimento, da parte del giudice stesso, dei ricorsi presentati dai contribuenti contro gli avvisi dell’Agenzia delle entrate e della Guardia di finanza. Perquisizioni sono state effettuate anche a casa di Sepe, per il “fondato motivo”, ritengono gli inquirenti, di poter rinvenire “documenti, immagini, oggetti, beni, denaro, nonché chiavi di cassette di sicurezza e casseforti” utili “ai fini dell’accertamento dei reati oggetto di indagine”, ed in particolare “documenti riferibili al capo di accusa” quali “ricorsi tributari, orologi preziosi, denaro provento del delitto di corruzione, appunti dai quali evincere l’esistenza di proposte od accordi corruttivi”. I nuovi sviluppi dell’inchiesta sarebbero basati proprio sulle dichiarazioni rilasciate dallo stesso Petrini ai magistrati di Salerno.
(Lro/Adnkronos)

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