Il Gup distrettuale di Catanzaro, su richiesta della Dda del capoluogo calabrese, ha rinviato a giudizio 9 persone fra medici legali, periti di parte ed avvocati accusati di aver redatto false certificazioni mediche e false perizie psichiatriche allo scopo di fare uscire dal carcere l’ex boss della ‘ndrangheta, oggi collaboratore di giustizia, Andrea Mantella, lo stesso che, con le sue dichiarazioni, ha contribuito all’apertura delle inchieste Rinascita-Scott e Genesi. I reati contestati, con l’aggravante mafiosa, sono false dichiarazioni o attestazioni in atti destinati all’autorità giudiziaria, falsa perizia, falsa attestazione o dichiarazione ad un pubblico ufficiale sulle identità e qualità personali proprie o di altri, favoreggiamento personale in concorso, corruzione.
A finire sul banco degli imputati sono: Silvana Albani, medico; Luigi Arturo Ambrosio, medico e legale rappresentante della clinica “Villa Verde”; Domenico Buccomino, medico consulente tecnico della difesa; Massimiliano Cardamone, medico legale; Antonio Falbo; Francesco Lo Bianco; Salvatore Maria Staiano, avvocato penalista e già difensore di Mantella; Giuseppe Di Renzo, avvocato penalista e anche lui ex difensore del pentito.
Nell’inchiesta sono coinvolte anche altre quattro persone, che nel novembre scorso hanno chiesto di essere giudicati con il rito abbreviato: Santina La Grotteria, compagna di Mantella; Mauro Notarangelo, medico legale; Massimo Rizzo, medico e consulente tecnico della difesa, e Antonella Scalise, consulente tecnico della difesa.
(Lro/Adnkronos)